Promotori Finanziari – L'investimento "avvelenato" di Adamo

Con la delibera 16349 Consob ha revocato la precedente decisione nella parte in cui si disponeva la cancellazione di Angelo Adamo dall’albo unico nazionale dei promotori finanziari e contestualmente ha reiscritto, radiato e cancellato lo stesso dal relativo albo.

Considerato che dalla documentazione è emerso che il promotore avrebbe contraffatto la sottoscrizione di un cliente in calce a 20 ordini di bonifico, per un importo complessivo di 670.000 euro; eseguito, in assenza di autorizzazione del cliente, la vendita del titolo obbligazionario “Italy 27SEP23 6,875%”, per un controvalore di 1.600.000 dollari; avrebbe consegnato a due clienti un “riepilogo generale investimenti”, rappresentativo del loro portafoglio finanziario, redatto su carta intestata “Credit Suisse”, che indicava un ammontare complessivo di investimenti pari a 188.724 euro in realtà insussistenti; acquisito da una cliente la somma di 105.000, mediante incasso degli assegni postali costituenti la provvista per l’effettuazione di investimenti obbligazionari, in realtà mai eseguiti, in relazione ai quali lo stesso promotore avrebbe rilasciato false conferme di avvenuto investimento.

Relativamente ai fatti, le responsabilità di Adamo sono secondo Consob è da ritenere accertate, in quanto la documentazione complessivamente acquisita agli atti, “e l’assenza di qualsivoglia deduzione da parte dell’interessato, che si è anzi reso irreperibile per tutto il corso del presente procedimento, forniscono un quadro probatorio grave, preciso e concordante nel far ritenere sussistenti tutti gli illeciti rilevati dalla divisione intermediari”.

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