Promotori finanziari – Aboliamo la parcella

Ad oggi la consulenza che noi svolgiamo ci viene remunerata attraverso il management fee. Questo ci permette di vivere abbastanza bene nel momento in cui la massa in gestione comincia ad essre importante. Se dovessimo entrare nell’idea del collega probabilmente il management fee lo dovremmo andare a discutere in un contesto di debolezza ogni anno. Bisogna smettere di parlare di “parcella” e’ il cavallo di Troia creato ad arte dalle Banche per esautorarci di una professione. Vogliono metterci a parcella? Le società ci mettano a stipendio! Ma con una particolare attenzione alla media degli ultimi 5 anni di management fee.

In questa fase di mercato i promotori possono essere attratti dalla possibilità di uscire da una società per un’altra in cambio di una fee di entrata del 2%-3% cosi facendo tutto verrebbe congelato. La media degli ultimi 5 anni delle management fee sarebbe premiante perché tiene conto di anni in crescita e l’essere a stipendio permetterebbe di vivere serenamente per i prossimi anni. Inoltre chi aumenta in percentuale il proprio nav aumenta lo stipendio, chi lo diminuisce lo vede calare. La mia è una provocazione: la parcella è un cancro che va abolito solo nel pensarlo!
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Risponde la redazione di Bluerating.com
A provocazione (si veda articolo Promotori finanziari – Addio reti, addio SIM), si risponde con provocazione. E così un nostro lettore rifiuta l’idea di abolire il mondo delle SIM e suggerisce un’altra soluzione per il futuro dei promotori finanziari: abolire la parcella. Basta con le management fee, basta con il concetto delle provvigioni. E’ il momento di stipendiare i promotori finanziari. “La parcella è il cavallo di Troia creato ad arte dalle Banche“, sostiene il pf.

A provocazione rispondiamo con provocazione. Ipotiziamo un mondo senza parcella, dove tutti i pf sono dipendenti. L’ardore che in questi anni ha caratterizzato questa categoria professionale in grado di affrontare tutte le sfide con il giusto spirito imprenditoriale svanirebbe nel nulla. I promotori diventerebbero né più, né meno degli stipendiati delle banche senza nessuno stimolo e nessun incentivo a migliorare i propri risultati.

Dopo anni di faticose sfide che hanno portato i promotori a diventare, secondo molte indagini, i consulenti per eccellenza dei risparmiatori, il futuro della categoria è trasformarsi in sportellisti-consulenti? Il futuro dei pf è entrare in banca a 30 anni e uscirne solo da pensionati? Siamo sicuri che l’abolizione della parcella non equivalga alla morte dei promotori finanziari?

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