New Star AM – titolo in picchiata, la società corre ai ripari

PATRIMONIO SOTTO PRESSIONE

New Star offre un ventaglio di prodotti per privati e istituzionali, sia nel campo degli investimenti alternativi sia attraverso fondi long only. Il recente calo degli asset della società, spiegano da New Star, è dovuto in larga parte al crollo degli attivi che ha pesato nell’ultimo trimestre per ben 2,1 miliardi di sterline mentre i riscatti alla fine di settembre pesavano per 523 milioni di sterline: “il tasso di riscatti dai fondi comuni britannici è aumentato nelle ultime settimane dato che gli investitori stanno gradualmente riducendo il rischio a causa dell’elevata volatilità dei mercati azionari” commenta una nota del gruppo.

SOSTEGNO DELLE BANCHE E RIDUZIONE DEI COSTI

La società di recente è arrivata ad un compromesso con gli istituti di credito verso cui è esposta per 236 milioni di sterline. In base a quanto suggerito dalla società, il nuovo accordo raggiunto con le banche prevede il riscadenziamento del debito e un interesse più onero di 105 punti base. “Il calo dei listini cominciato durante l’estate e aumento dei riscatti che hanno colpito tutto il settore dell’asset management ha avuto un impatto significativo sul nostro business. Le nostre banche comprendono la nostra posizione e ci supportano” ha detto il presidente e fondatore di New Star, John Duffield. Il debito di 236 milioni di sterline rimane comunque rimborsabile in una unica soluzione nel giugno del 2013.

Come conseguenza del peggiormento dell’attività di gestione, New Star AM ha così deciso di adottare una politica di riduzione dei costi che prevede risparmi annui per 20 milioni di sterline. Per questo motivo la scorsa settimana Duffield ha dovuto chiedere ai manager del fondo UK Growth di lasciare il proprio posto come parte del processo di ristrutturazione; in aggiunta oggi il gruppo ha deciso di sospendere l’attività del fondo Property Fund e i riscatti da questo ultimo, nel tentativo di far fronte a tutte le richieste provenenti soprattutto dagli investitori istituzionali. Il gr

Il fondo, dal lancio avvenuto nel giugno del 2007, ha segnato una flessione del 9,2% contro il -39,9% del FTSE All-Share Total Return Index e il 34,4% per il MSCI World Total Return Index. 

POSSIBILI SCALATE

Il gruppo, quotato alla Borsa di Londra dalla fine del 2005, ha registrato un ottimo andamento nei primi 18 mesi di Borsa per poi scendere con lo scoppio del credit crunch.
La fase ribassista è stata particolarmente decisiva nell’ultimo anno, quando il titolo è arrivato a perdere oltre 90 punti percentuali, portando le valutazioni d Borsa sotto i 15 pence e una capitalizzazione di 36,26 milioni di sterline.

Ovviamente un prezzo talmente sacrificato ha subito fatto scattare rumors di possibili take over ostili che anche Richard Pease – director dell’azionario europeo per New Star Asset Management e gestore del Comparto New Star European Growth Fund – non ha voluto smentire ma reputa semplicemente difficili: “Credo che non esistono candidati certi in questo momento. L’industria dei fondi di investimento è stata tutta colpita seriamente dalla crisi”.

Pease oltre ad essere un gestore long è anche responsabile di un fondo hedge attivo sul mercato equity europeo, fondo che come molti altri è rimasto coinvolto nello short squeeze che ha colto di sorpresa molti gestori corti sui titoli VW. Pease a sua volta è fratello di Nichola Pease, 44 anni, una delle donne più ricche e gestore a sua volta per il fondo hedge JO Hambro Management.

 

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