Assonova, siamo tutti promotori

“Prestando la dovuta considerazione alle migliaia di promotori finanziari che svolgono l’incarico alle dipendenze di banche ed altri intermediari abilitati, e condividendo, alla  pari dei colleghi agenti e mandatari, lo stesso inquadramento istituzionale, riteniamo legittimo che una loro rappresentanza  non venga esclusa. Tanto più che nell’Organismo sono presenti  le associazioni dei loro datori di lavoro”.

Con queste parole Arrigo Nano, presidente Assonova, spiega i motivi che hanno spinto l’associazione dei promotori finanziari nata nel settembre 2007 a presentare alla Consob le credenziali per essere ammessa nell’Organismo per la tenuta dell’Albo che, secondo gli ultimi rumors, potrebbe essere vicino al via libera ufficiale da parte delle autorità di vigilanza.

Nano si presenta al cospetto di Consob e dell’Organismo forte dei suoi 9.000 iscritti e delle sue idee in tema di deontologia e autonomia professionale. “Auspichiamo  che alla condivisione di obblighi e di  principi deontologici, corrisponda il riconoscimento dei comuni contenuti  professionali  dei promotori finanziari  indipendentemente dal  diverso  rapporto di lavoro” spiega Nano ricordando l’esistenza di tre codici deontologici diversi per il mondo dei promotori finanziari.

Ma la nascita di un codice unico e condiviso da tutti non può non passare anche, secondo il presidente Assonova, “da una migliore definizione delle figure professionali e dei diversi ruoli  di coloro che operano nel settore della raccolta dei capitali”, evoluzione che comporterebbe anche un  miglioramento del servizio offerto ai clienti.

Infine Arrigo Nano, che ricorda l’appuntamento del 10 dicembre a Roma presso la sede dello Cnel per il primo convegno di Assonova (in allegato la locandina dell’evento) non dimentica i risparmiatori. “Da tempo i coordinamenti sindacali  associano, nell’interesse della crescita professionale e della consapevolezza dei valori della categoria, promotori finanziari dipendenti, agenti e mandatari , intrattenendo nel contempo costruttive  relazioni con le associazioni dei risparmiatori” conclude Nano.

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