Promotori Finanziari – Dalla Basilicata parte la battaglia dei 300

“Credo che questo rappresenti uno dei momenti dove si esprime la massima espressione della professionalità del promotore” spiega Vincenza Giuzio coordinatrice Anasf del Comitato regionale della Basilicata.

Lo scenario economico in cui i promotori sono chiamati ad operare sta infatti rapidamente mutando. E non in meglio. I fattori alla base di tali mutamenti sono molteplici, ma tra questi la coordinatrice regionale evidenzia il ruolo rivestito dai mass media , che “in questi mesi non hanno fatto altro che calcare la mano sugli intermediari, accusati di essere gli unici colpevoli della situazione di crisi”. “I clienti, per fortuna – sottolinea Giuzio – oggi sono più consapevoli, maggiormente informati, e decisi ad ottenere un servizio personalizzato in base alle loro esigenze”. “In questo contesto lo scopo di un promotore non è quello di collocare i prodotti, ma diventa quello di acquisire, soddisfare e conservare la clientela”. “Un servizio di qualità maggiore – prosegue la coordinatrice – non è garanzia di sicuro successo, ma è necessario per i promotori per compiere un passo in più per raggiungere la soddisfazione del cliente”.

E in questo senso le conoscenza tecniche di base permettono ai promotori di essere maggiormente competitivi, e di poter venire incontro in maniera più puntuale ed adeguata alle esigenze del cliente. Non a caso il comitato della Basilicata ha organizzato a Matera il 21 novembre scorso un seminario intitolato “Il futuro del pf: l’articolazione dei servizi consulenziali e lo standard internazionale ISO 22222:2005″.

“Siamo convinti – prosegue Giuzio – che ogni promotore debba costruire un percorso formativo che lo supporti durante l’intero sviluppo della loro carriera, attraverso seminari di approfondimento e di aggiornamento su una vasta gamma di argomenti e per mezzo una serie di relatori di alto livello. Proprio per questo motivo il comitato lucano ha già programmato per il prossimo anno una serie di nuovi appuntamenti che verranno a definiti, tuttavia, da gennaio.
 
Riguardo al momento di incertezza che sta caratterizzando la professione di promotore finanziario, Giuzio, per quanto riguarda la sua regione, spiega che gli ultimi mesi sono stati difficili in particolar modo per i colleghi giovani, che ancora non possono vantare un portafoglio clienti adeguato per rispondere alla crisi. “Caso diverso, invece, per i promotori che da tempo fanno questo mestiere, come la sottoscritta, e hanno già vissuto e superato l’esperienza di operare con i mercati al ribasso”. Riguarda alle politiche di budget, che tante discussioni stanno animando, la coordinatrice della Basilicata spiega che “sui promotori si è scritto molto, come molto si è scritto sulle banche e i relativi sportellisti. Malgrado si parta da un presupposto di correttezza generalizzato, è ovvio che qualche collega si possa trovare in difficoltà . In ogni caso rimane pur sempre il fatto che queste tematiche riguardano in particolar modo chi lavora in banca.

A volte, alcuni colleghi, sono costretti a sottostare alle direttive che arrivano dalle direzioni commerciali che vedono nei budget l’unica strada percorribile, con tutti i limiti che da ciò derivano”. In conclusione la coordinatrice Anasf spiega che il più delle volte capita che gli interessi del cliente coincidano con quelli della SIM.

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