Reti e cf, avanti tutta nel digitale

L’INNOVAZIONE AL CENTRO – Anche sull’industria del risparmio gestito sta soffiando il vento dell’innovazione tecnologica. Non sono infatti poche le realtà italiane di consulenza finanziaria che, anche in vista dell’imminente cambiamento normativo con la Mifid 2, si stanno attrezzando per dotare i propri advisor di tool sempre più digitali con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente. E molte sono le novità previste per il 2017.

B.GENERALI, APP E PIATTAFORME – Tra le società più attive nello sviluppo di piattaforme digitali su misura e all’innovazione tecnologica nelle soluzioni alla consulenza c’è Banca Generali, che sotto l’egida del direttore generale Gian Maria Mossa ha accelerato in tale direzione. “Il nostro modello di business si orienta sempre di più verso una valorizzazione della consulenza e del professionista che possono contare su strumenti unici per toccare con mano i bisogni di grande importanza per le famiglie nella sfida alla protezione dei patrimoni”, ha spiegato Marco Bernardi, direttore commerciale della banca del leone. Questo impegno si traduce in concreto nella realizzazione di applicazioni e piattaforme proprietarie, come la nuova app per i consulenti, “che dà la possibilità ai colleghi di avere una analisi approfondita aggiornata costantemente sull’andamento dei mercati e di tutti gli strumenti finanziari, costruire portafogli modello, simulare e monitorare scelte gestionali da presentare poi ai clienti”, ha aggiunto Bernardi. “Da oltre un anno e mezzo abbiamo poi la piattaforma di wealth management, BG personal advisory, uno strumento quasi da investitore istituzionale per l’immediatezza e la potenza di calcolo dell’interazione di molteplici indicatori. Dal patrimonio immobiliare a quello di impresa fino alle proiezioni nel passaggio generazionale, e le dinamiche legate al family protection, la piattaforma rappresenta qualcosa di unico che abbiamo sviluppato ascoltando i nostri consulenti e i bisogni dei clienti”. L’approccio innovativo riguarda la modalità di fruizione degli strumenti digitali, disponibili tramite il BG Store, un sorta di portale delle app sul modello presente negli smartphone e tablet, che elenca tutte le applicazioni legate a ogni servizio. E da lì si apre anche la finestra all’avanguardia nell’assistenza mobile con la digital collaboration che accompagna le operazioni e l’operatività del cliente con comandi semplici e immediati, dove la particolarità è la centralità del consulente. F

FINECO E LA CYBORG ADVISORY – Oltre a Widiba di recente anche FinecoBank ha presentato la propria piattaforma digitale X-Net che imbocca con decisione la strada della cyborg-advisory, differenziandosi con quella che è ormai comunemente detta robo-advisory. “Con X-Net abbiamo fornito ai nostri consulenti finanziari una piattaforma tecnologica all’avanguardia, in grado di semplificarne il lavoro e rafforzarne la relazione con il cliente. X-Net è stata sviluppata in linea con il modello di cyborg-advisory che, grazie proprio al supporto della tecnologia, esalta la centralità del ruolo del consulente finanziario, unico in grado di far emergere gli obiettivi di vita del cliente e gestirne l’emotività di fronte a turbolenze di mercato. Si tratta di un approccio che si distingue in questo dalla robo-advisory, che al contrario intende automatizzare la relazione con il cliente disintermediando il professionista”.

L’ALFABETO DI FIDEURAM ISPB – Della centralità del consulente è convinta anche Fideuram ISPB che proprio per questo ha realizzato Alfabeto, uno strumento che apre nuove opportunità di incontro, anche virtuale, per gestire più efficacemente gli investimenti. “Abbiamo arricchito il modello di relazione tra cliente e private banker aprendo una via di accesso al proprio patrimonio investito con possibilità di consultare, chiedere e ricevere proposte, entrare in relazione diretta con il proprio consulente in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo”, ha illustrato Antonello Piancastelli, condirettore generale Fideuram ISPB e responsabile area coordinamento affari Fideuram. “Allo stesso tempo la nostra soluzione fornisce un vero e proprio partner tecnologico, capace di migliorare la qualità del lavoro del private banker. Il successo della nostra scelta è misurabile già a pochi mesi dal lancio, grazie a risultati molto soddisfacenti: oltre un private banker su quattro, infatti, ha già pubblicato la propria “vetrina” personale – 1.300 “portali” individuali -, da cui già oggi oltre 20 mila clienti accedono a servizi innovativi”, ha concluso Piancastelli.

LA PIATTAFORMA DI AZIMUT
– Non è da meno Azimut. “Siamo focalizzati a potenziare ulteriormente il nostro modello di servizio, valorizzando ancor di più la figura del consulente finanziario. Tutto questo passa per un processo di evoluzione digitale che abbiamo ormai avviato da circa due anni con l’intento di migliorare l’esperienza del cliente e di fornire quanti più strumenti a supporto dei nostri consulenti finanziari”, ha commentato Paolo Martini, amministratore delegato di Azimut Capital Management Sgr e co-direttore generale di Azimut Holding. “Oggi la piattaforma digitale è strutturata per supportare il nostro modello di multifamily office accentrando in un unico tool gli strumenti e i servizi a disposizione, contemplando anche quelli degli oltre 30 nostri partner, oltre naturalmente ai servizi di analisi e Sempre più società dotano i propri advisor di tool di nuova generazione con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente finale di visualizzazione di portafoglio utili ai fini dell’attività quotidiana del consulente. La piattaforma Azimut MyDesk consente inoltre al consulente di gestire con il cliente in un momento successivo all’incontro, la sottoscrizione delle proposte di consulenza Max e Max Fund che il cliente può validare tramite l’area riservata mediante firma elettronica e sms di protezione. Stiamo lavorando inoltre per lanciare nella prima parte del prossimo anno il nuovo Selettore Fondi ispirato alle best practice internazionali e italiane e un tool che in ottica anche Mifid 2 aiuti il consulente a valorizzare tutte le iniziative e le attività svolte per creare valore ai clienti”.

MEDIOLANUM STRATEGY IN 5D – Storicamente molto attenta alle novità tecnologiche, Banca Mediolanum mette a disposizione sia dei clienti sia dei family banker strumenti sempre innovativi. A supporto dell’attività e del lavoro dei consulenti finanziari nella relazione con la clientela è stata sviluppata la sezione di collaboration all’interno dell’home banking dove i family banker possono comunicare da remoto con i propri clienti tramite chat, video chiamata e chiamata voice ip. In questa sezione del portale possono anche decidere di inviare documenti, articoli e proposte di sottoscrizione di contratto. Il cliente riceverà tutta la documentazione nella parte privata del sito di home banking e ne verrà contestualmente avvisato tramite sms. “Nel corso del 2017 abbiamo intenzione di potenziare ulteriormente queste funzionalità creando un vero e proprio ufficio digitale da mettere a disposizione dei nostri family banker e dei loro clienti, un luogo dove potersi “incontrare” e confrontarsi anche da remoto” ha affermato Gianluca Bosisio, direttore generale di Banca Mediolanum. Anche App Mylife si muove in questo senso: è un’App totalmente integrata con il tool 5D, che analizza il portafoglio del cliente secondo la politica di diversificazione 5D Mediolanum Strategy su cui Banca Mediolanum fonda la propria consulenza e che permette la simulazione e la sottoscrizione del prodotto contenitore. Al fine di fornire un supporto formativo ai consulenti finanziari è stato creato iMonitor, la piattaforma che risponde alle esigenze più evolute dei Family Banker che si confrontano con clienti e potenziali clienti altamente patrimonializzati. Lo strumento infatti permette di analizzare approfonditamente portafogli complessi, di simulare investimenti e di monitorare i mercati e gli strumenti finanziari. Sempre con la stessa funzionalità di una consulenza a 360° nel 2017 verranno lanciati due nuovi tool: il primo per la gestione e analisi del patrimonio immobiliare del cliente; il secondo per affrontare le tematiche legate al passaggio generazionale. Va infine evidenziato il processo di dematerializzazione avviato da ormai tre anni che ha il duplice scopo sia di ridurre l’utilizzo di moduli carteacei per la sottoscrizione dei prodotti sia di semplificare l’attività dei consulenti finanziari. Conclude Bosisio: “Tutti i nuovi prodotti nascono oggi già dematerializzati e anche l’offerta esistente è stata quasi completamente digitalizzata. Se poi guardiamo alla percentuale complessiva della digitalizzazione di tutte le operazioni di Banca Mediolanum si raggiunge circa l’88%. Continueremo a spingere in questa direzione anche nel corso del prossimo anno sia con nuovi progetti sia con attività di formazione della rete di vendita al fine di rendere sempre più diffuso un processo divenuto ormai naturale nella maggior parte dei clienti”.

IFANET IN RAMPA DI LANCIO – Anche Consultique sta per lanciare una nuova piattaforma software, IFAnet Smart Platform 4.0, creata in collaborazione con società informatiche come Epheso e Analysis. “Circa 300, tra consulenti indipendenti e società, utilizzano da 15 anni la piattaforma web di Consultique”, ha sottolineato Luca Mainò, co-fondatore nel 2001 della società di consulenza finanziaria, “che si chiama IFAnet e sta per diventare la nuova Smart Platform 4.0 per la consulenza a privati, famiglie e aziende”. I financial advisor avranno la possibilità di effettuare l’analisi dello stato patrimoniale. Insomma la consulenza 2.0 è già realtà.

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