Jackfly, gli occhi della paura

JACKFLY (17a Puntata)

«Innanzi tutto, perché dice “il mese prossimo”? Il periodo per cui la banca le garantisce un fisso non è di dodici mesi?»
«Fa il tonto, ingegnere? Dodici mesi dappertutto, ma non alla Nattan. Non più.»
Già, è vero. Santini ha ragione. Come avevi fatto a dimenticarlo? Cerchi di recuperare: «Non ho i suoi dati di produzione aggiornati. Quanti clienti ha portato in questi sei mesi, Santini?»

Vuole sapere che cosa sono riuscito a combinare in questi sei mesi? Nulla. Niente di niente. BNI non ha mollato un cliente che sia uno, tutti i miei ex colleghi mi hanno fatto una guerra che non le dico. La Nattan non mi ha procurato nessun contatto. Lei se ne è bellamente fregato. E ora, che cosa mi propone? Ha ancora l’assegno della zia? Ma guardi che stavolta mi serve davvero! Avrei dovuto capirlo che un rapporto di lavoro che comincia con una burla non può
andare a finire bene.»

«Dottor Santini, ascolti: deve avere pazienza. Le cose si sistemeranno.»
«Dice? E come? Mi fa un prestito lei? Cinquemila? Dieci? Ah, grazie, la ringrazio molto. E per il mese prossimo?»
Santini si siede davanti alla tua scrivania e ti guarda con aria di sfida.
«Dottor Santini, si calmi. Non è prestandole dei soldi che le risolvo i problemi. Bisogna farle chiudere qualche contratto. Potrei passarle i contatti che chiamano al numero verde oppure riassegnarle dei clienti. Non è possibile che il grande Santini non sia più capace di chiudere un contratto. Dev’essere per forza questione di tempo.»

«Certo, di tempo che non ho. Quanto pensa che ci metterà la banca a requisirmi la casa dopo che avrò bucato la prima rata del mutuo?»
«Con che banca ha il mutuo?»
«E me lo chiede? Con la BNI.»
«Allora ci metteranno molto poco.»
«Lo vede?»

«Senta, manteniamo la calma. Nulla è perduto. Dobbiamo soltanto organizzarci. Sono convinto che se ne parliamo con calma una soluzione la troviamo. Anche per i problemi a breve.»
«Lei dice? D’accordo, voglio crederle. Venga stasera a cena a casa mia che ne parliamo con calma, come suggerisce lei. Tra l’altro, mia moglie e mio figlio la vogliono conoscere.»

Stasera, a casa di Santini? Sarebbe la prima volta che fai una cosa del genere, andare a casa di un collega, conoscere la sua famiglia. Dio, che disagio. Ma Santini ti fissa con uno sguardo molto avvilito. Tu, Jack, li ha già visti questi sguardi, sono quelli di chi ha paura e sta per mollare. Se molla Santini, cosa succederà al tuo gruppo?
«D’accordo, verrò volentieri. Porto il dolce.»

…continua…                  leggi le puntate precedenti       

*tratto dal romanzo JACKFLY
(www.jackfly.net) di Nicola Scambia (www.nicolascambia.net)

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