Promotori Finanziari – Bisi traccia la strada della consulenza a parcella

In che modo il business model dei promotori del Credem dovrà cambiare per affrontare la crisi che sta investendo il mercato?
Si dovranno cercare nuove fonti di reddito allargando la gamma di prodotti e servizi offerti per poter gestire le necessità della clientela davvero a 360 gradi. Mi riferisco in particolare al lending, ai prodotti e servizi legati al banking tradizionale e alla consulenza a pagamento.

E come affrontare la crisi di raccolta che sta caratterizzando il mondo dei promotori?
Crediamo che ancora per qualche tempo sarà necessario poter contare su prodotti di liquidità che possano far riprendere fiducia alla clientela. In particolare, per quanto riguarda il gruppo Credem, risultati confortanti nel breve e l’assistenza che offriremo alla clientela ci aiuteranno nell’intraprendere un sano percorso di asset allocation di medio periodo con cui soddisfare le necessità dei clienti.

Considerate la distribuzione di strumenti d’investimento attraverso altri canali, (internet, telefono,TV) come una possibilità di erosione di quote di mercato proprie dei promotori?

È possibile che parte della clientela più evoluta possa utilizzare canali di distribuzione che disintermediano il rapporto con il promotore finanziario, ma crediamo che mai come ora la clientela abbia bisogno di un interlocutore che la segua attivamente nella gestione di situazioni complesse come quella attuale. La trasparenza, il contatto costante con la clientela premiano sempre, in particolare in momenti come quello che stiamo vivendo.

Credete che l’avvio della consulenza indipendente ridurrà l’appeal dei promotori finanziari?

La consulenza a pagamento, in realtà, è uno strumento in più a disposizione dei promotori finanziari anche a seguito delle recenti novità normative. Abbiamo in previsione l’introduzione a breve di tale servizio con lo scopo di rendere ancora più completa l’offerta alla nostra clientela.

Cosa dovrà contenere la “valigetta” del promotore finanziario per affrontare al meglio il 2009?
Mai come ora, dovrà contenere tutto, davvero tutto in termini di prodotti e servizi di cui avvalersi per gestire le esigenze della clientela su più fronti. Ma credo che ci sia un’ulteriore fattore da tenere in considerazione e cioè che il cliente pretenderà sempre di più che ad offrirglielo sia un brand solido, il fattore immagine è tramontato, ora la clientela punta sulla solidità dell’istituto a cui affida i propri risparmi.

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