Jackfly, un promotore americano

JACKFLY (25a Puntata)

Hai pianto quella sera. E anche ora, quando rivedi Giovanni che ti viene a trovare all’ospedale, senti come uno struggimento. Tu potresti essere suo padre. Un padre molto giovane, com’era il tuo. Solo ventidue anni di differenza. Glielo vorresti raccontare, vero? E allora raccontaglielo, Jack. Di’ a Giovanni che anche tuo padre si è ucciso. Anche lui per la vergogna di non poter far fronte ai debiti. Chissà, forse ti potrà perdonare. Puoi parlargli, lo sai. Lui viene a trovarti qui all’ospedale insieme a Francesca. Chissà perché lo fa, ti chiedi a volte. Ma non farti troppe domande, Jack. Accetta quel che ti viene dato e ringrazia il cielo. Confidandoti.

Puoi farlo. Te lo dico io.
«Vedi, Giovanni, quello che è successo a tuo padre ha riaperto dentro di me una ferita che pensavo si fosse rimarginata, e che da quel momento non ha più smesso di sanguinare. Sai, anche mio padre si è ucciso…»
Giovanni arretra sulla sedia, come se volesse evitare un colpo o il contatto con un oggetto contaminato.
«Se hai un po’ di tempo, e se ti va, ti racconto la storia.»

Chissà se Giovanni vuole veramente sentirla, quella storia, ma come negare qualcosa a un ospedalizzato?
«I miei erano calabresi, e agli inizi degli anni Sessanta sono emigrati, come tanti altri. C’è chi è venuto qui al Nord, chi è andato in Germania o in Belgio. I miei scelsero l’America. Avevano dei parenti laggiù che gli avevano promesso un aiuto. Erano i boat people di una volta. Arrivarono a Detroit e mio padre cominciò a lavorare come operaio in una casa automobilistica. Le cose dovettero andare bene, perché decisero di avere un bambino… E così sono nato io.»

«Ah, allora sei nato negli State?» chiede Giovanni con gli occhi che si illuminano.
«Sì, sono stato cittadino americano fino a quando a diciotto anni mi hanno chiesto di scegliere tra le due cittadinanze, quella italiana e quella americana, e…»
«…e hai tenuto la cittadinanza americana, no?»
«No, Giovanni. Ho optato per quella italiana. E non fare quella faccia.»
«No… è che mi sembra pazzesco. Io preferirei un milione di volte essere americano che italiano. Ma pensa, immagina le potenzialità…»

…continua…                   leggi le puntate precedenti         

*tratto dal romanzo JACKFLY 
(www.jackfly.netdi Nicola Scambia (www.nicolascambia.net)

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