La crisi internazionale non risparmia l'arte
“Beautiful inside my head forever” del genio Damien Hirst, 100% di opere vendute, 141 milioni di dollari incassati, ultimo acuto delle pagini finali di un bel romanzo. Poi, il buio e la paura. Nelle quattro vendite di Arte Contemporanea delle due case d’aste Christie’s e Sotheby’s tenutesi a Londra tra il 17 e il 21 ottobre 2008, sono andate all’incanto 26 opere della superstar (fino ad allora) del mercato dell’arte contemporanea Andy Warhol, ma di questi 16 sono andate invendute e solo 10 sono state aggiudicate, quasi tutte a prezzi inferiori alla stima minima. Sotheby’s ha ritirato dall’asta del 3 novembre il quadro di Pablo Picasso, “Arlequin”, dipinto che avrebbe dovuto essere uno dei pezzi forti dell’importante serata che apre la stagione autunnale. La decisione è stata improvvisa e ha generato non poche preoccupazioni. Le ragioni sembrano essere private, ma dato che l’opera vale circa 30 milioni di dollari, c’era il timore che non si riuscisse a raggiungere neanche il prezzo di riserva. Nella stessa asta, in una sala con pochissimi offerenti – la maggior parte dei bid è stata fatta per telefono – dei 70 lotti proposti solo 45 sono stati venduti (64,3% e 68,3% del valore) e molti al di sotto della stima. La maggior parte dei 25 invenduti non hanno neanche attirato un’offerta.
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