Banche Popolari, crescono i soci e i clienti

Crescono i soci (+3,7%) e crescono i clienti (+1%). Sono questi i risultati messi a segno nel 2016 dalle banche popolari italiane, comunicati oggi dall’associazione di categoria Assopopolari.

“Il patrimonio di valori, dedizione e competenze che rappresenta il capitale umano delle banche popolari”, ha commentato il segretario generale dell’associazione, Giuseppe De Lucia Lumeno, “costituisce uno dei principali fattori strategici del loro successo. Ne sono prova gli incrementi, in questi lunghi e impegnativi anni di recessione e stagnazione, del numero dei clienti e dei soci”. Complessivamente, i soci risultano pari a 1,4 milioni di unità e i clienti a 12,5 milioni.

“Ripartire dalla nostra risorsa più importante, i nostri soci e i nostri clienti”, ha proseguito De Lucia Lumeno, “vuol dire prendere atto dei cambiamenti e coraggiosamente attuare riposizionamenti strategici e organizzativi importanti, partendo dai modelli di servizio, dai contenuti offerti e dalle modalità tramite le quali si vorranno gestire le risorse umane impiegate, grazie alle quali opera l’essenza stessa dei servizi del retail banking”. Tale tendenza, secondo de Lucia Lumeno, risulta rafforzata non solo dall’elevata partecipazione con tassi elevatissimi che tradizionalmente si registra in tutte le occasioni di incontro promosse dalle Popolari sul territorio, ma anche dall’andamento del credito verso le piccole e medie imprese (pmi) e le famiglie. I nuovi finanziamenti alle pmi hanno superato i 30 miliardi di euro nel 2016 e i nuovi mutui alle famiglie sono cresciuti di oltre il 10% rispetto al 2015.

“La democrazia presente nelle dinamiche di relazione con il territorio delle Popolari”, ha concluso De Lucia Lumeno, “è un valore di generale importanza tale da poter essere ritenuto parte essenziale del codice etico implicito nella formula di queste banche. La partecipazione di tutti gli stakeholders alla vita della banca è la condizione indispensabile per mantenere quel grande bene che è l’autonomia e la capacità di operare sul territorio di questi istituti”.

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