Bank of America, pacchetto di salvataggio da 138 miliardi

Il tesoro americano torna in aiuto di Bank of America, dopo i 25 miliardi del programma Tarp a ottobre, con un piano di salvataggio di 138 miliardi di dollari.
L’investimento diretto nell’istituto statunitense sarà di 20 miliardi (a fronte di azioni privilegiate con rendimento dell’8% annuo), mentre le garanzie sui titoli tossici derivanti dal bilancio [s]Merrill Lynch[/s], saranno pari a 118 miliardi.
La logica dell’operazione è da ricercarsi nell’ottica del salvataggio di Merrill Lynch e [s]Countrywide Financial[/s], che sta pesando sui conti di Bank of America, in misura maggiore rispetto alle previsioni iniziali. 
In cambio dell’aiuto statale Bank of America dovrà rispettare stringenti vincoli in tema di livelli salariali e bonus del management, per evitare che il costo sostenuto dal settore pubblico ricada nelle mani di pochi top manager.

Ieri a Wall Street il titolo ha chiuso con un calo del 18,43% a 8,32 dollari, ben lontano comunque dai minimi di metà seduta, quando l’azione faceva registrare un ribasso di oltre trenta punti percentuali, toccando i 7,35 dollari.
La capitalizzazione si è quindi ridotta di dodici miliardi nella sola giornata di ieri, portandosi poco sopra i 50 miliardi di dollari.

 Altro crollo di Citigroup (-15,45%) a 3,83 dollari, in attesa della trimestrale che verrà diffusa in giornata. Il mercato sconta una perdita di 10 miliardi, ma molti analisti temono che possano essere ancora maggiori.

Sul versante europeo il presidente francese Sarkozy si è detto pronto a fornire sostegno alle banche nazionali, con un ulteriore piano di aiuto, tuttavia ha richiesto che gli istituti adottino delle nuove politiche retributive, con tetti negli stipendi dei top manager.
Sulla borsa di Parigi hanno reagito bene alla notizia Societe Generale e Credit Agricole con rialzi sostenuti, mentre viaggia sulla parità Bnp Paribas, sulle voci di un prossimo aumento di capitale. 

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