Bankitalia, credito in rallentamento e le imprese lo cercano altrove

Se è vero come annunciato nel consueto Bollettino Statistico di Bankitalia che il credito bancario cresce a tassi ancora sostenuti ma è in rallentamento, riflettendo una domanda di finanziamenti da parte di imprese e famiglie resa più prudente dalla recessione, è anche vero che le imprese e le famiglie hanno deciso di rivolgersi ad altre fonti per ottenere finanziamenti.

L’indagine periodica sul credito condotta dalla Banca d’Italia ha segnalato un progressivo inasprimento delle condizioni di concessione dei prestiti; è in aumento, secondo altri sondaggi, la percentuale di imprese che incontrano difficoltà nel finanziarsi. E allora alcuni di loro hanno pensato che per ottenere credito è forse meglio passare per vie “secondarie”. Ossia affidarsi a consulenti del credito che possono già nella prima fase capire se l’impresa sia in grado di ottenere o meno dalla banca il finanziamento richiesto.

A confermarlo è l’osservatorio di We-Unit Group, polo attivo nella consulenza del credito che ha evidenziato un boom di richieste da parte di privati e soprattutto di aziende nell’ultimo trimestre del 2008. Secondo l’osservatorio è la prima volta da 15 anni che il business del credito al consumo si avvia a chiudere l’anno a crescita zero, controbilanciato però dalla crescita dei prestiti personali che tra gennaio e ottobre sono aumentati del 14% e l’ammontare complessivo è stato pari a 18,2 miliardi di euro. Rispetto quindi allo stesso trimestre dell’anno precedente le richieste di credito fanno segnare un +12,7% da parte delle aziende e +20% da parte delle famiglie, con una forte crescita nel mese di dicembre. «La contrattura del mercato fa sì che da settembre a dicembre sia aumentata in maniera esponenziale la richiesta di credito» ha commentato Stefano Leonardi, a.d. di We Unit «non solo da parte di privati, ma anche da parte delle aziende». La situazione soprattutto attuale porta alla richiesta di finanziamenti nel breve periodo con un aumento di richieste soprattutto dalle piccole imprese.

Questo dato è significativo perché segnale che la crisi è veramente sull’economia reale. Certo come ha affermato Bankitalia nel suo bollettino l’allentamento delle tensioni sui mercati monetari e finanziari e il rafforzamento patrimoniale degli intermediari, facilitati dalle misure prese dal Governo e dalla stessa istituzione, potranno contribuire a distendere le condizioni di offerta di credito. Ma la situazione al momento è veramente critica. Urge una soluzione rapida.

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