Invesco, uno dei leader nel settore dell’asset management a livello internazionale, ha espresso tramite un comunicato la sua view trimestrale sul mercato cinese ( la Dragon Code). La visione che traspare è fiduciosa, ponendosi in controtendenza rispetto alla maggior parte dei pareri economici attuali.
Secondo quanto afferma Samantha Ho, Investment Director di Invesco Hong Kong “Sebbene la Cina non possa certo dirsi immune al rapido deterioramento della congiuntura mondiale, i solidi fondamentali e la maggiore flessibilità nel definire le politiche contribuiranno a stabilizzare l’economia del paese e le azioni cinesi si troveranno in pole position quando inizierà la ripresa dei mercati azionari. Con il ritorno della propensione al rischio, i titoli azionari cinesi saranno probabilmente tra i primi a beneficiare di un re-rating che rifletta i fondamentali più solidi della Cina”. Invesco pone in risalto alcuni interventi adottati dal governo cinese a sostegno degli investimenti, citando ad esempio il taglio dei tassi di riferimento su depositi e prestiti, la riduzione dei requisiti di riserva e l’abolizione del contingentamento degli impieghi. Tutte queste misure, accompagnate ad una politica fiscale e monetaria proattive a sostegno del PIL, lasciano presagire una positiva ripresa del mercato cinese, specialmente per quel che riguarda le imprese orientate al mercato interno (adovuta ad una maggiore stabilità degli utili per i settori legati ai consumi e al retail grazie all’aumento del reddito disponibile e al basso indebitamento delle famiglie).
A seguito dell’ analisi di Invesco si prospetta un dato positivo: il probabile generale miglioramento delle condizioni di credito nel 2009. Bisogna però considerare quanto peso effettivo avrà questo aspetto sulla ripresa di mercato degli investimenti, da sempre dipendente da una pluralità di fattori.
Basterà l’indubbia maggiore flessibilità politica cinese rispetto all’occidente, a rilanciare la fiducia nel risparmio gestito?