Promotori Finanziari -Tornano in auge i BOT-people

Il fatto che il 2008 sia stato indiscutibilmente l’anno dei BOT emerge dal rapporto Assosim sui dati di negoziazione degli associati sui mercati gestiti da Borsa italiana.

Dal rapporto emerge come, nel 2008, il controvalore totale degli scambi di azioni sul mercato azionario di Borsa Italiana è stato pari a 1.029 miliardi di euro, in diminuzione di circa il 35% rispetto al 2007, mentre il numero dei contratti scambiati, pari a circa 70 milioni, è diminuito del 4%.

I dati di fine anno, elaborati dall’Associazione italiana intermediari, confermano il trend favorevole del mercato dei Titoli di Stato e delle obbligazioni che, in termini di volumi scambiati, hanno guadagnato, rispettivamente, il 18% e oltre il 50%. In tale contesto è particolarmente evidente la crescita dell’operatività degli intermediari attivi sul Mercato che operano nei confronti di quei risparmiatori (soprattutto retail) che preferiscono un mix di portafoglio meno esposto all’andamento dei mercati azionari.

Per Assosim, comunque, “’è presumibile che, come già accaduto in passato, dopo questa fase di crisi del mercato finanziario, il 2009 ripartirà con volumi ridotti per ritornare, gradualmente e dopo un periodo di stabilizzazione, ad un clima di maggiore fiducia nei mercati finanziari. Elemento indispensabile per garantire il rafforzamento del mercato sarà la collaborazione tra Autorità di vigilanza e intermediari, che stanno già lavorando in stretto contatto al fine individuare e gestire adeguatamente i rischi insiti nell’attuale andamento dei mercati così da evitare, una sovra-regolazione del settore”.
 
Dalle classifiche riferite ai volumi intermediati dagli associati emerge che Finecobank è il primo intermediario sull’Mta con il 12,23%, sul Tah con il 25,01%, sul S&P/Mib Futures con l’11,53% e sul Mini S&P/Mib con il 23,72%; Banca Akros è il primo intermediario sul Domestic Mot con il 15,59% e sull’EuroMot con il 19,94%; Nuovi Investimenti SIM sul SeDeX con il 44,04%; Banca Intermobiliare sulle Opzioni su azioni con l’11,50%; Banca Sella Holding sulle Opzioni S&P/Mib con il 18,08%; Banca Aletti sugli Stock Futures con il 31,91%.

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