Tremonti e Draghi divisi sulla Bad Bank
Anzi ha articolato la sua risposta sostenendo che ”Il sistema italiano e’ vigilato dalla Banca d’Italia e attualmente la Banca d’Italia ha dato solo informazioni positive. Questo e’ oggettivamente positivo per il nostro Paese”.
Al governatore di Bankitalia Draghi, che a Davos ha sottolineato come ci siano nella finanza titoli semplici e sani che possono essere messi sul mercato in questo periodo di crisi, Tremonti ha risposto che ”il vero problema oggi e’ quello di isolare il bene dal male. Poi il bene viene fuori da solo per differenza. Puoi dire che hai un buon prodotto, ma se gli altri temono che ci sia un vizio occulto…”.
E sempre a proposito di bad bank il ministro si è detto favorevole soltanto nell’ipotesi in cui non siano i contribuenti a doverne pagare le spese. «Per ristabilire una situazione normale in economia – ha detto – e’ necessario ripristinare la fiducia e per farlo una delle ipotesi e’ segretare i titoli tossici per un periodo lungo, di 30-50 anni, far finta che questi rapporti non ci siano nel dare e nell’avere. Gia’ cosi’ chi ha speculato perde molto».
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