Il mese di gennaio vede quindi la conferma del trend registrato negli ultimi mesi del 2008, con deflussi per tutte le categorie. I prodotti azionari e bilanciati registrano rispettivamente 108 e 240 milioni di euro di deflussi. Stando al 31 gennaio il patrimonio dei fondi bilanciati si assesta provvisoriamente a quota 18,5 miliardi, il 4,6% del patrimonio complessivo. Gli asset dei fondi azionari sono invece pari a 69 miliardi di euro, una somma che equivale ad oltre il 17% del patrimonio totale investito in fondi aperti.
I fondi di liquidità si presentano, invece, all’appuntamento di fine mese con deflussi pari a 262 milioni di euro. Il patrimonio della categoria, equivalente al 21,5% del totale, è di 87 miliardi di euro. In frenata rispetto a dicembre i deflussi per i fondi flessibili, che nel corso del mese in esame registrano riscatti per 786 milioni di euro. Con i suoi 52 miliardi il patrimonio vale poco meno del 13% del totale.
Ancora riscatti per i fondi hedge per i quali i deflussi si fermano a quota 1,2 miliardi. Gli asset affidati alla categoria, equivalenti al 4,9% delle masse complessive, sono pari a 19,6 miliardi.
Nel corso del mese continuano ad essere segnati dai riscatti i prodotti obbligazionari. La categoria perde, infatti, 2,3 miliardi. Nonostante gli abbondanti deflussi i prodotti obbligazionari continuano a detenere il 39% del patrimonio, pari a 158 miliardi di euro.
Concentrandosi verso un’analisi per area geografica, si dimezzano, rispetto allo scorso mese, i deflussi dai fondi di diritto Italiano, che registrano perdite complessive per 2,8 miliardi di euro. Il patrimonio investito nei prodotti domestici promossi da gruppi italiani ed esteri equivale oggi a 211 miliardi, oltre il 52% del patrimonio totale.
Sono in leggera frenata i riscatti dei fondi di diritto estero, che si presentano provvisoriamente con deflussi pari a 2 miliardi di euro. Ammontano a 194 miliardi di euro gli asset stimati, il 48% del patrimonio dell’intero sistema fondi.
In tutto il mese i Gruppi Italiani hanno accusato deflussi per 4,7 miliardi. I Gruppi Esteri sfiorano la parità lasciando provvisoriamente sul terreno 165 milioni di euro.
Passiamo ai singoli protagonisti. Mediolanum ribadisce il suo buon momento, con un incremento della raccolta netta del mese pari a 165,5 milioni di euro. Bene anche Bnp Paribas, Generali ed Azimut che fanno segnalare un saldo positivo pari rispettivamente del 62,4, 30,4 e 11,3 milioni di euro. Ma a queste si aggiungono altre 14 realtà, tra le quali spiccano Credem (+108 milioni) e Fondaco (+287,3 milioni). La maglia nera se la aggiudica invece Pioneer Investment (protagonista però recentemente di un processo di razionalizzazione) con deflussi pari a 2,859 miliardi di euro.