Consulenti, come non perdere la faccia parlando di parcella

Torniamo a discutere del tema della remunerazione dei consulenti finanziari. A fornirci un assist è un recente post su LinkedIn di Enrico Florentino, esperto di Marketing ed Imprenditorialità per il Consulente Finanziario. Qui di seguito il contenuto pubblicato, con in calce un video sul tema dello stesso autore. Mandateci i vostri pareri e riflessioni a [email protected].

Una delle resistenze che i Consulenti finanziari potrebbero avere nel proporre ai loro clienti un servizio di consulenza evoluta a parcella, è quello di poter esplicitare i costi che i clienti andrebbero a sostenere.

Ciò implicherebbe anche di parlare, inevitabilmente, dei costi che sino a questo momento gli stessi clienti hanno sostenuto.

E, purtroppo, questo tipo di informazione non è stata mai data in maniera trasparente e completa.

Che fare? Non proporre la consulenza a parcella, continuando un rapporto basato su una fiducia molto più fragile di quanto il consulente possa pensare, visto il rischio che il cliente possa venire a conoscenza da altre fonti, di quanto sta sostenendo?

O, decidere di prendere il “toro per le corna”, affrontando in maniera definitiva la questione e ridisegnando il rapporto su due nuovi presupposti: la “vera” trasparenza e la chiarezza del valore della consulenza offerta.

Continuare ad “occultare” il proprio valore dietro il costo dei prodotti, se è la via più semplice per mantenere la relazione con i clienti , porta in realtà il consulente finanziario a non affrancarsi mai da quella che oggi è promozione finanziaria cammuffata da consulenza finanziaria.

Come parlarne ai clienti? Che cosa dire loro?

Te ne parlo in questo video.

 

 

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