Certificati, le opportunità in un mercato in calo

In una giornata di forti cali sui mercati finanziari occidentali, i migliori rendimenti sono stati ottenuti da titoli il cui sottostante è costituito da una posizione di vendita.
L’opzione call 9,50, emesso da Deutsche Bank, su Mediobanca, scadenza 2 marzo 2009, ha chiuso in rialzo del 400%, l’opzione call 1,50 su Tiscali, dello stesso emittente sulla medesima scadenza, ha registrato un rialzo del 100%, entrambi comunque tra scambi scarsi.   

Bene inoltre i Mini Future Certificates, nella versione short, di Royal Bank of Scotland, che permettono di beneficiare dei ribassi, utilizzando un effetto leva; questo si produce in quanto i Mini Future Certificates si acquistano con il pagamento di un premio, corrispondente solamente a una parte del valore del sottostante.
Il certificato DAX MINI Short, scadenza 16 dicembre 2010, ha chiuso in rialzo del 24,73%, tuttavia con pochi ordini inseriti nel book, mentre lo S&P MIB MINI Short, scadenza 16 dicembre 2010, ha chiuso in rialzo del 20,13%, con abbondanti volumi.

Confermano anche oggi la caratteristica difensiva i certificati a capitale protetto, con modesti ribassi.
Si veda ad esempio l’equity protection 22 (anche oggi il titolo più scambiato sul SeDeX di Borsa Italiana) con scadenza 18 dicembre 2009, emesso da Deutsche Bank, con sottostante Eni, in calo dello 0,18%.

Buoni gli scambi (82 contratti su 1.610.500 pezzi) sul certificato Benchmark, scadenza 17 dicembre 2009, emesso da UniCredit, con sottostante lo S&P/Mib, in calo del 3,07%.

Da domani inizieranno la negoziazione sul SeDeX tre nuovi certificati Butterfly emessi da Sal. Oppenheim. I sottostanti saranno l’indice Dj EuroStoxx50, con scadenza a luglio e ottobre 2011, a cui si aggiunge l’indice S&P500 con scadenza agosto 2010.

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