Certificati, 15 nuovi Mini futures per Abn Amro

Per permettere di sfruttare la volatilità, ma anche gestire nel migliore dei modi il rischio di portafoglio, Royal Bank of Scotland, attraverso l’emittente Abn Amro, conferma la propria posizione di leader di mercato nel segmento dei certificati con effetto leva, attraverso l’emissione di 15 nuovi Mini futures, che si aggiungono alle offerte lanciate nel corso di febbraio su azioni italiane ed estere, indici nazionali ed internazionali, materie prime, valute e tassi di interesse.

Nel dettaglio l’offerta su azioni riguarda:

Banca Mps, versione short, strike 4,6, stop loss 4,27;
Fiat, versione short, strike 1,2, stop loss 1,11;
Finmeccanica, versione short, strike 13, stop loss 12,09;
Intesa Sanpaolo, versione short, strike 2,4, stop loss 2,28;
Mediobanca, versione short, strike 8, stop loss 7,44;
Mediaset, versione short, strike 4,2, stop loss 3,9;
Saipem, versione short, strike 14, stop loss 13,02;
Stm, versione short, strike 4,4, stop loss 4,09;
Telecom Italia, versione short, strike 1,1, stop loss 1,04;
Banca Popolare di Milano, versione short, strike 4,6, stop loss 4,27;

I nuovi lanci su indici ricomprendono:

Nikkei 225, versione long, strike 5.270, stop loss 5.429;
Dax, versione short, strike 4.500, stop loss 4.410;
Dax, versione short, strike 4.650, stop loss 4.557;
Nasdaq 100, versione short, strike 1.380, stop loss 1.297;
Swiss market, versione short, strike 5.850, stop loss 5.674.

Tutti i certificati hanno una scadenza fissata per il 14 gennaio 2011.

Ricordiamo che i Mini future permettono di beneficiare dell’effetto leva, al rialzo nella versione long, ed al ribasso in quella short, con notevoli vantaggi per gli investitori, che non si devono preoccupare delle peculiarità tipiche dei future, quali deposito dei margini e rinnovo delle scadenze. A tutela dell’investitore è inoltre previsto un meccanismo di stop loss che fa estinguere anticipatamente il certificato, qualora il livello dello stop loss dovesse essere raggiunto o oltrepassato dal livello del sottostante, per questo non è richiesto nessun margine di garanzia ed il rischio massimo non oltrepassa in nessun modo il capitale inizialmente investito.

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