Certificati, Equity Protection sullo S&P500

I crolli ormai quotidiani degli indici e le prospettive pessime presenti tra i diversi operatori, spingono la creazione di nuovi prodotti con il capitale garantito come gli equity protection; è da leggere in quest’ottica la nuova offerta di Banca Imi sullo Standard and Poor’s 500, uno dei più rappresentativi indici statunitensi.

Il certificato prevede uno strike di 859,42 punti, scadenza 28 dicembre 2012, cap 132; il capitale è interamente garantito, ma la possibilità di partecipare ai rialzi è limitata al 132 per cento del cap.

Lo S&P500 attualmente quota attorno ai 700 punti, con un forte ribasso rispetto allo strike di 859,42 punti, ovvero quando il certificato è stato strutturato, per questo il titolo verrà scambiato sotto la parità, indicativamente su un valore compreso tra i 94/95 euro. Gli investitori devono quindi considerare il guadagno di 5/6 punti su tre anni, calcolando che, nella peggiore delle ipotesi, la soglia di rimborso sarà di 100, ovvero il prezzo di emissione, con un guadagno in conto capitale del 6 per cento, un elemento da considerare alla luce dei tassi di interesse ai minimi storici.
 
Il costo della protezione del capitale è rappresentato quindi dalla mancata ricezione dei dividendi dei titoli che compongono il sottostante, ma anche dalla soglia del cap, che non permette di beneficiare di rialzi superiori al 32 per cento.

Il certificato è rivolto ad investitori avversi al rischio, che desiderano tuttavia prendere una posizione sui mercati azionari statunitensi, ma anche a profili più propensi al rischio, all’interno di strategie che prevedono un approccio diretto al mercato, combinato con un certificato che offre una completa protezione del capitale.

L’emissione di Banca Imi non è invece rivolta a coloro che hanno una visione rialzista dei mercati, in quanto la sogli del cap limita i guadagni al 32 per cento, così come per gli investitori con una visione ribassista, che possono trovare altri certificati, a seconda del proprio profilo di rischio, per cavalcare un eventuale nuova caduta dei corsi.
 

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