Etf – Etf Securities punta sui Russell 1000 e 2000

Recentemente (il 29 Gennaio), Etf Securities Ltd, emittente leader nel mondo degli Etc, ha lanciato sul mercato Etf Plus, una nuova piattaforma di Etf azionari tematici.

In particolare, tra i nuovi strumenti si segnala il primo ETFS collegato all’energia nucleare internazionale (e, quindi, all’uranio, commodity però non misurabile, ecco perché il prodotto è collegato all’energia nucleare), ed una serie di Etf riferiti agli indici [a]Russell 2000[/a] e [a]Russell 1000[/a].

L’indipendenza di Etf Securities consente a questo emittente di appoggiarsi su diversi swap provider e non, quindi, su uno solo. Il vantaggio è quello di un’offerta decisamente competitiva, come ha spiegato [p]Massimo Siano[/p], responsabile italiano di Etf Securities, alla presentazione odierna dei nuovi prodotti, tenutasi a Palazzo Mezzanotte a Piazza Affari.

Tali fornitori sono sostanzialmente tre: [s]Merrill Lynch[/s], [s]Citigroup[/s] ed [s]Unicredit[/s]. Il vantaggio è quello di avere più supermercati sotto casa, come spiega Siano, in modo da poter scegliere i prezzi migliori.

Nel caso del fallimento di uno di questi provider, i compiti ricadrebbero sugli altri due, riducendo notevolmente il rischio operativo insito negli Etf. In sostanza, i fornitori di swap sono intercambiabili. Infine, molteplici provider aumentano la liquidità di tali strumenti e dei mercati.

Etf Securities è il primo ed unico emittente di Etf europeo ad offrire gli indici azionari Russell menzionati, armonizzati UCITSIII, fattore implicante che il rischio controparte non potrà mai superare il 10%.

Uniti insieme, gli indici Russell coprono oltre il 98% del mercato USA (90% il Russell 1000 e 8% il Russell 2000).  Questi panieri hanno a che fare con le società americane a bassa capitalizzazione di borsa. Infatti, si espongono nei confronti del segmento small-cap americano, mercato caratterizzato da un’alta volatilità dei rendimenti, ma anche da maggiori possibilità di guadagno.

L’indice Russell 2000 e Russell 1000 è un sottoinsieme del Russell 3000, raccogliendo solo le 2000 e le 1000 imprese più piccole contenute in quest’ultimo. Da tali indici sono passate alcune delle attuali più conosciute blue chips, quali [s]Microsoft[/s] e [s]Google[/s].

Gli indici Russell sono usati dagli investitori istituzionali negli States, più di ogni altro indice concorrente: il 63% dei fondi istituzionali americani lavora con questi panieri.

La scelta di Etf Securities Ltd è stata, quindi, quella di puntare su questi due indici. In particolare, e si rimanda all’articolo di domani per le differenze tra i due Russell, il Russell 1000 e 2000 hanno performato meglio degli altri benchmark nel 2008 e non solo, anche negli ultimi 10 anni. Inoltre, anche i rendimenti e la volatilità dei Russell sono stati migliori rispetto agli altri indici di riferimento.

In definitiva, con il lancio di questi 13 nuovi Etf azionari tematici, l’emittente aumenta le opportunità d’investimento sui [a]commodity[/a], di cui 11 strumenti consentono un accesso non possibile con gli Etc, poiché per alcuni commodity l’unica possibilità d’investimento è con le azioni. In aggiunta, gli Etf settoriali consentono di investire in molte imprese con un solo ordine.

Questo connubio tra mercato azionario e commodity, consente agli Etf di performare meglio durante le diverse parti del ciclo delle [a]materie prime[/a], consentendo all’investitore, di trarre vantaggi dal prezzo del sottostante.

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