Dietro le quinte dei MINI Long & Short Certificates

I MINI Futures Certificate di ABN Amro consentono di investire a leva sul sottostante, sia questo un indice, un titolo azionario, una commodity, un tasso di cambio o di interesse, con la possibilità di sfruttare proprie aspettative di rialzo (in questo caso si investirà in un MINI Long Certificate) o di ribasso (MINI Short Certificate). Luca Zaccagnino, product & client manager Italia di RBS, nell’intervista pubblicata dalla newsletter di Borsa Italiana Inside Markets, ha illustrato il funzionamento di questi prodotti.

L’effetto leva scaturisce in seguito al fatto che tali certificati sono acquistabili dietro il pagamento di un ammontare, corrispondente solo ad una frazione del valore del sottostante. Analizziamo, in primis, i MINI Long. Come già specificato, consentono di investire al rialzo ed il loro valore è determinato dalla seguente formula: (livello del sottostante-Strike) x Parità. L’esempio fatto da Zaccagnino, riguarda il MINI Long su Fiat (NL0009007509). La parità di questo strumento è pari a 0,1, il ché significa che ogni certificato di questo tipo consente di comprare un decimo di azione (dieci MINI Long uguale un azione Fiat). Se il livello del sottostante è di 4 euro, lo strike di 3,01 euro, allora il valore di un certificato sarà di 0,099 euro.

Il grafico evidenzia come, al variare del prezzo del sottostante, ad esempio di 40 centesimi, anche il valore dei MINI Long cambierà di 40 centesimi ma, considerando il minor utilizzo di capitale iniziale, tale variazione impatterà in misura maggiore appunto sull’investimento iniziale. A parità di capitale investito, allora, si può moltiplicare l’esposizione al sottostante con finalità speculative.

Con 4.000 euro si possono acquistare 1.000 azioni Fiat, oppure 40.000 certificati controllando 4.000 titoli azionari Fiat (40.000 x 0,099 = 3.960 euro). Come spiega Luca Zaccagnino, un apprezzamento di 40 centesimi sull’azione Fiat, genererà un utile di 400 euro sul portafoglio azionario (0,4 euro x 1.000), mentre aumenterà di 1.600 euro il portafoglio composto dai MINI Long (0,4 x 4.000).

Discorso inverso per i MINI Short Certificates, che puntano sul ribasso del sottostante, replicando una posizione di vendita su quest’ultimo. Il valore dei MINI Short è determinato dalla seguente espressione: (Strike – livello del sottostante) x Parità. Nell’esempio di un MINI Short su Fiat (NL0009007897), con strike 4,9 euro, sottostante 4 euro, parità 0,1, tale valore si attesta a 0,090 euro. Un parità di 0,1, significa che occorre acquistare 10 MINI Short per replicare la vendita di un titolo Fiat.

Se Fiat si apprezza di 40 centesimi, i 10 certificati si deprezzano di 40 centesimi, e viceversa. Come se ne evince dal grafico, la somma del valore del titolo e del certificato, è sempre pari allo strike. I MINI Short possono, quindi, esser utili sia per investire al ribasso, che per costruire coperture di portafoglio sul sottostante, sfruttando la dipendenza lineare del certificato con il sottostante, senza deviazioni dovute alla volatilità.

Chiaramente, in entrambe le tipologie di MINI Certificate, se il sottostante supera il livello di strike, la quotazione dello strumento potrebbe diventare negativa. Per questo motivo, ABN Amro ha previsto una barriera di stop loss per ogni suo prodotto di questo tipo, che, qualora intaccata, causerà l’estinzione anticipata del MINI Long o Short. Tale livello, spiega Zaccagnini, è calcolato in modo da essere superiore allo strike nel caso di MINI Long ed inferiore allo strike nel caso di MINI Short.

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