Certificati – S&P/Mib saluta il Sedex da primatista

A maggio, l’indice S&P/Mib è stato, come al solito, il sottostante più scelto dagli investitori, sia in termini di contratti scambiati che di controvalore negoziato. Si ricorda, che il nuovo indice FTSE Mib è entrato in vigore con decorrenza dal primo giugno 2009. In sostanza, si può affermare che il vecchio S&P/Mib è andato in congedo da primatista. 111.178 i contratti scambiati a maggio con sottostante l’indice di blue chip italiano, che stacca notevolmente i contratti su altri titoli nazionali, ossia Fiat, Eni, Unicredit, Enel e Generali. Al settimo posto come sottostante, ul future sul prezzo Brent, seguito dal titolo di Intesa Sanpaolo e dal tasso di cambio euro-dollaro. Chiude la classifica Stmicroelectronics.

Dal peso del 57,63% del S&P/Mib ricoperto dall’indice come sottostante più utilizzato tra i contratti scambiati a maggio, si passa al 47,34% ricoperto dal benchmark in termini di controvalore scambiato. L’indice di riferimento italiano, infatti, ha visto da solo 403,15 milioni di euro di controvalore negoziato a maggio, ben di più di quanto conosciuto in totale dagli altri nove sottostanti in classifica. Eni e Fiat si scambiano stavolta le posizioni sul podio, ed al quarto posto troviamo il DJ Eurostoxx 50, con 26,61 milioni di euro di traded turnover. Nelle prime dieci posizioni ritroviamo nuovamente Unicredit, Intesa Sanpaolo ed Enel, mentre all’ottavo posto la novità è rappresentata dal titolo su Telecom Italia. Il tasso di cambio euro-dollaro e Stmicroelectronics completano questa particolare graduatoria.

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