Etf – Un 2008 migliore dei fondi

A differenza dei tradizionali fondi collegati ad indici, gli etf uniscono lo scambio sui mercati azionari a prezzi determinati di mercato, combinando i vantaggi dei fondi mutualistici a quello delle comuni azioni. Sebbene il primo etf europeo ha fatto il suo esordio sul mercato solo nel 2000, i patrimoni in gestione degli etf hanno registrato a dicembre 2008, circa 143 miliardi di dollari.

In meno di dieci anni, gli etf sono diventati una fonte alternativa d’investimento ai tradizionali prodotti finanziari, quali futures o fondi. Rispetto ai fondi mutualistici, gli etf sembrano non aver più di tanto patito la crisi: in Europa, i fondi mutualistici hanno visto deflussi di capitale per 570 miliardi di dollari nel corso del 2008, mentre gli etf hanno collezionato 74 miliardi.

Oltre che consentire all’investitore di partecipare direttamente ad indici e mercati esteri o commodities in maniera semplice e trasparente, gli etf si dimostrano strumenti utili nelle strategie di portafoglio e di asset allocation.

Gli etf sono acquistabili sulla base di un costo di commissione, possono esser acquistati e venduti sui mercati così come lo si farebbe con le azioni, possono esser acquistati al margine, con limiti od ordini di stop e non hanno nessun carico di vendita, sebbene abbiano costi annuali di gestione che oscillano solitamente tra lo 0,05 e l’1,60%. I costi annui sono solitamente dedotti dal pagamento dei dividendi, solitamente corrisposti su base semestrale.

Questi strumenti sono tanto liquidi quanto lo è il sottostante, dal momento che hanno un unico processo giornaliero di creazione e di redemption. Tale capacità aiuta a mantenere un prezzo di mercato in linea con il NAV del sottostante.

(fonte: The EDHEC European Etf Survey 2009, sponsorizzata da CASAM Etf)

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