Etf – Dieci metalli in salita

Il Market Access Rici – Metals Index Fund (LU0259320728), collocato il 24 giugno 2008 dalla Sicav di ABN Amro/RBS, il 3 settembre ha quotato a 93,789 euro, in rialzo del 2,46% rispetto alla precedente quotazione. Il massimo storico conosciuto da questo etf si è registrato il 3 marzo 2008, quanto lo strumento quotò a 124,06, mentre il minimo storico il 18 dicembre 2008, quando il prodotto toccò i 59,57 euro. In questo 2009, il minimo è stato, invece, raggiunto il primo gennaio, quando l’etf raggiunse i 61,19 euro. Al momento, però, l’etf sta toccando i suoi massimi da inizio anno, prezzando intorno i 95 euro.


 
L’indice replicato passivamente dal fondo, il Rogers International Commodity Index – Metals, è un benchmark di tipo total return settoriale, che fa parte del più ampio indice Rici lanciato da Jim Rogers il 31 luglio 2008. L’indice Rici – Metals è composto da 10 metalli selezionati in base all’importanza che rivestono nell’economia internazionale. In sostanza, il paniere si espone sui tali 10 contratti futures sulle seguenti materie prime: alluminio, platino, carbone, nickel, oro, zinco, stagno,palladio, argento e piombo.

Nel 2008, l’etf ha registrato un rendimento a 12 mesi negativo, pari al -6,33%. Da inizio anno al 3 settembre, year to date l’etf presenta un trend positivo, pari al 53%. Su mille euro investiti un anno addietro, al 3 settembre l’etf ne corrisponde 968,6, in rialzo dai minimi di inizio gennaio, quando il 2 gennaio rimborsava 691,8.

Il fondo non distribuisce ma capitalizza i proventi e presenta un TER pari allo 0,85%. Il Market Access Rici – Metals Index Fund è adatto per coloro che intendono diversificare il proprio portafoglio beneficiando dall’apprezzamento di uno dei metalli compresi nel paniere. La forte crescita dei prezzi delle materie prime negli ultimi anni ha conosciuto un calo a fine 2008-inizio 2009, dovuto al rallentamento dei mercati.

Lo strumento è adatto sia nell’ottica di un investimento di lungo periodo, per coloro che puntano sulla ripresa dell’economia e su una crescita dei prezzi, che per chi intendesse speculare nel breve periodo, sfruttando la volatilità, anche giornaliera, delle commodities. Il rischio maggior connesso a questo etf, è legato al tasso di cambio tra l’euro e le valute comprese nel sottostante.

(dati: Bluerating)

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