Settimana scorsa (dal 21 al 25 settembre), l’indice FTSE Mib è stato il sottostante più scambiato in termini di controvalore sul Sedex. Tra certificati e CW, l’indice di blue chip italiane ha raggiunto i 20.892 milioni di euro, in crescita del 18,25% rispetto alla stima di 14 giorni prima. Segue al secondo posto Eni con 13.233 milioni di euro, un salto del 72% rispetto ai 7.693 milioni di due settimane addietro. Chiude il podio STMicroelectronics con 2.827 milioni di controvalore negoziato.
La ripartizione degli scambi sul Sedex in termini di sottostanti si è concentrata per un peso del 43,77% sugli indici italiani, dato sostanzialmente costante rispetto al paragone con 14 giorni fa. Continuano a volare, invece, le azioni italiane, che in tre settimane si sono dapprima attestate al 29% come peso, per poi passare al 33,49% ed infine raggiungere l’attuale quota del 40,08%. Di conseguenza, in calo tutte le altre tipologie di sottostante, con le azioni europee che sono passate calate di un punto attestandosi al 6,96%, mentre gli indici internazionali dal 10,63% si sono attestati al 6,73%.
(dati: UniCredit Group)