Certificati – Solo gli investment non gradiscono gli indici italiani

Settimana scorsa, la ripartizione degli scambi sul Sedex in termini di sottostanti, si è concentrata per un peso del 68,54% sugli indici italiani, un peso di quasi il 3% in più rispetto a 14 giorni addietro e di quasi il 10% in più rispetto agli ultimi 21 giorni. In calo, di conseguenza, tutte le altre tipologie principali di underlying. Le azioni italiane scendono sino al 23,96% dal precedente 26,6%, mentre gli indici internazionali dal 4,97% calano al 3,92%. Le azioni europee, infine, rivestono un peso marginale nelle preferenze da parte degli investitori, pari all’1,65%.

Nulla di nuovo sul fronte Covered Warrant, con gli indici italiani che dominano le altre tipologie di sottostante, rivestendo un peso del 75,36% (dal 72,72%). Gli strumenti d’investimento, invece, hanno visto perder terreno degli indici internazionali (dal 29,22% al 24,76%), mentre la tipologia più scelta restano sempre le azioni italiane (dal 50,54% al 53,52%). Negli certificati a leva, infine, a ricoprire la fetta più rilevante sono sempre gli indici italiani, con un significativo balzo nella fetta della torta: in tre settimane sono passati dal 45,28% all’attuale 76,78%.


                                    (dati: UniCredit Group)

Ulteriori approndimenti sulle novità e le statistiche del SeDex
nella sezione Analisi realizzata in collaborazione con
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