Certificati – Il balzo degli indici internazionali

Settimana scorsa, la ripartizione degli scambi sul Sedex in termini di sottostanti, si è concentrata per un peso del 65,98% sugli indici italiani, risultando stabile rispetto al peso rivestito 14 giorni addietro. Anche le azioni italiane perdono leggermente quota, passando dal 23,96% di tre settimane addietro al 21,73% più recente. A beneficiarne gli indici internazionali, che in due settimane da poco meno del 4% sono arrivati a rivestire una quota del 7,10%. In ripresa anche le azioni europee, che hanno riscontrato un leggero aumento nelle preferenze di scelta degli investitori, rivestendo una fetta della torta complessiva del 3,26% (dal precedente 2,93%). Marginale, infine, il peso rivestito dalle commodities, pari all’1,38%.

Nulla di nuovo sul fronte Covered Warrant, con gli indici italiani che dominano le altre tipologie di sottostante, rivestendo un peso del 75,42% (dal  precedente 77% circa). Gli strumenti d’investimento, invece, hanno visto la significativa conferma degli indici internazionali (dal 31,14% al 43,20%), con le azioni italiane che seguono al 33,01% (dal precedente 43,22%). In sostanza, gli indici internazionali hanno scavalcato le azioni italiane, per questa tipologia di certificati. Infine, nei certificati a leva a ricoprire la fetta più rilevante sono sempre gli indici italiani, che si sono attestati al 39,61%, subito affiancati da quelli internazionali, con il 33,41%. Le azioni italiane, infine, hanno ricoperto una quota del 15%. Questi tre sottostanti hanno tutti visto settimana scorsa un aumento dei propri pesi.


                        (dati: UniCredit Group)


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