Un anno in ripresa

Crescono gli emittenti, ma calano gli scambi. L’andamento del Sedex relativo al mese di dicembre conferma il trend già intravisto nel mese precedente, anch’esso caratterizzato da uno spiccato dinamismo sul fronte delle nuove quotazioni a cui però non corrisponde un’altrettanta dinamica domanda. I listening sono infatti cresciuti a 387, rispetto ai 295 del mese precedente, trainati in particolare dai covered warrant plain vanilla (334 i new listed rispetto ai 204 di novembre), mentre sono calate a 24 (da 58) le emissioni di leverage certificate, così come quelle di investment certificates di classe 2 (passati da 33 a 29). Per quanto riguarda la tipologia di sottostante utilizzato, se il mese di novembre ha visto il monopolio delle azioni italiane, in dicembre sono stati gli indici italiani a farla da padrone (con 140 nuove emissioni), seguiti dalle azioni italiane (85), mentre sono tornate in auge le materie prime (65 nuove quotazioni), assenti nel mese precedente. L’emittente più attivo si conferma Société Générale (con 166 listening in crescita rispetto al mese precedente), seguita da Unicredit (102) e Banca Imi (68). Complessivamente, a fine dicembre a Piazza Affari circolavano 3.289 strumenti, pari a 400 unità in
meno rispetto al mese precedente. La crescita delle emissioni, come si diceva, è stata però accompagnata da una diminuzione degli scambi.

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