Good Morning Etf – Etf e motori, gioie e dolori

Il mondo delle auto ha da sempre affascinato il mondo maschile per un buon 70% del totale. Trattasi di un mondo variopinto, composto da marmitte, vernici acriliche, donne in bikini (solo nei film tamarri d’oltreoceano, qua da noi al massimo riusciamo a portare la nonna di turno a fare la spesa), benzina e anche etf. Già, perché stamane l’etf migliore per performance sul segmento Etf Plus (+1,96%) è l’ I-shares Djstxx600 Automobil E Parts Swap.

Uno strumento che cerca di replicare il Dow Jones Euro Stoxx Automobiles & Parts, un indice ponderato per la capitalizzazione di Borsa che include società situate all’interno della comunità monetaria europea e che operano nel settore dell’Auto. La metodologia di calcolo è la medesima del Dow Jones Euro STOXX. L’indice è stato sviluppato con un valore base di 100 il 31 Dicembre 1991. Siamo però di fronte a un prodotto che, malgrado la performance mattutina, possiede alcune incognite. Quella più evidente, che basta già da sé a rendere l’investimento notevolmente aleatorio, è la bassissima liquidità dello stesso; gli scambi sono ridottissimi (capitano mesi senza transazioni) con un book dove è lo spread denaro lettera a farla da padrone, tra un buco e l’altro. Insomma, sebbene non vi sia nulla da dire sulla qualità del prodotto in sé, il fatto di essere caratterizzato da una così elevata settorialità ne determina automaticamente la “ghettizzazione” all’interno del mercato; e l’emancipazione, per ora, non si è ancora vista.

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