Un’offerta per tutte le stagioni (o quasi)

di PierEmilio Gadda

Se i certificati discount consentono di acquistare l’attività sottostante “a sconto”, ottenendo un margine di vantaggio in fasi di mercato stabili, gli outperformance si propongono di partecipare al rialzo del sottostante in modo più che proporzionale, premiando l’investitore, ad esempio, se l’indice o l’azione sottostante superano un certo rendimento. Altri, come i “twin win”, permettono di conseguire un guadagno sia in caso di rialzo delle quotazioni, sia in caso di ribasso, purché il sottostante non scenda sotto il livello barriera durante la vita del certificato. Un esempio è il twin win su Eni emesso da Banca Imi lo scorso ottobre e quotato al Sedex a dicembre (scadenza aprile 2013). A fronte di un prezzo strike del sottostante pari a 17,20 euro e un livello barriera fissato a quota 10,32 euro (60% del valore di riferimento iniziale), si possono verificare tre scenari. Il primo: qualora il titolo Eni dovesse andare bene, guadagnando a scadenza, il 30% (ad esempio), la performance del certificato sarà del 42%, a prescindere dal fatto che durante la vita del certificato si sia verificato l’evento barriera. Se alla scadenza la performance del sottostante sarà negativa (ad esempio -30%), il certificato avrà comunque un rendimento positivo (nell’ipotesi considerata, +15%), a patto che il titolo non sia mai sceso sotto i 10,32 euro (secondo scenario). Lo scenario più sfavorevole, il terzo, prevede che il sottostante abbia realizzato una performance negativa a scadenza e, durante la vita del certificato, si sia verificatro l’evento barriera. In questo caso, anche il rendimento del certificate sarà negativo e di entità analoga alla performance del sottostante.
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