Ieri gli Etf europei hanno spento 10 candeline. L’11 aprile infatti è ricorso il decimo anniversario dall’arrivo dei primi prodotti di Exchange Traded Fund in Europa.
Questa ricorrenza è peraltro giunta in un periodo già importante per gli etf, a pochi mesi dallo storico sorpasso degli Stati Uniti per quanto riguarda il numero di fondi quotati.
I dati aggiornati a fine febbraio, infatti, indicano ben 901 prodotti sul mercato europeo, contro gli 807 degli Usa, seppur permanga un distacco nelle masse gestite, che risultano pari a 220,1 miliardi di dollari in Europa per un totale di 35 providers, contro i 678,6 miliardi dell’industria americana.
Inoltre, ad oscurare i festeggiamenti per i dieci anni di attività, incombe l’ombra di un primo trimestre 2010 non del tutto positivo per l’industria europea, seppur infine raddrizzato dal buon andamento di marzo, rally che sembra proseguire anche in aprile, stando ai dati delle prime sedute, grazie ai forti dati arrivati dagli Stati Uniti con l’indice Ism manifatturiero salito più delle attese e il mercato del lavoro statunitense in ripresa con la creazione di 162 mila posti di lavoro.
L’azionario europeo risulta ora maggiormente sostenuto dai titoli energetici e da quelli minerari, sospinti dal trend rialzista delle materie prime mentre.
Tra le migliori Borse continentali si è distinta quella inglese che, nonostante le difficoltà a tenere il debito sotto controllo e la crescente incertezza causata dall’incognita delle elezioni del prossimo 6 maggio, in questi mesi ha sovraperformato.