Call e put verso il giusto peso Mercato ottimista, Borsa no

di Vita Lo Russo

Scambi in picchiata, quelli registrati tra il 10 e il 14 di maggio. Si è passati da una media di 63 milioni di euro al giorno a 47 milioni. L’ultima settimana di aprile si attestavano a 56 milioni, a conferma del clima di irrequietezza che da dopo Pasqua pervade i mercati e si riflette anche sul Sedex. Di rilievo l’inversione di tendenza delle ripartizioni degli scambi: Covered warrant ed Equity protection, i due prodotti prediletti degli investitori, sono stati contraddistinti dal segno meno (69,5% contro il 76,5% i primi; quota stabile a 3 punti percentuali i secondi che però solo un mese fa si attestavano a una media del 10%). In generale comunque, nonostante la contrazione delle operazioni che indica un atteggiamento prudenziale da parte degli investitori, la tendenza è quella di riassestare le preferenze verso gli equilibri del primo trimestre del 2010, dopo le forti impennate della scorsa settimana. Segno più per tutti gli altri prodotti negoziati al Sedex. Spiccano le simpatie verso i Leverege (9,6%) e i Bonus (8,3%). Tengono bene gli Express, Outperformance e Benchmark rispettivamente a 3,3%, 2,8 e 1,7 punti percentuali. Calmierato, dopo il crollo della scorsa settimana del rapporto tra le opzioni a comprare, le Call, e le opzioni a vendere, le Put, che si attestavano al 54-46%. Anche se le seconde tenendosi al di sotto del 50% non hanno mai superato le prime e quindi in altre parole gli investitori hanno preferito titoli che ha scadenza innescavano degli acquisti e non delle vendite, gli analisti tendono a considerare questo rapporto, detto ratio call/put, al di sotto del livello di equilibrio, stimato al 66-33 per cento delle preferenze. Ad di sopra di questo rapporto il mercato si può considerare ottimista nel medio periodo, al di sotto serpeggia un clima negativo in Piazza Affari. Nel corso della prima settimana di maggio al Sedex le call erano sotto di 12 punti percentuali rispetto all’equilibrio. Uno scarto quasi completamente recuperato nel corso delle seconda settimana che a riportato la scelta delle opzioni a comprare al 63%, poco al di sotto dell’equilibrio.
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