Dopo l’Italia, la Francia

Nel giro di dieci mesi ha collocato con successo 31 Etf a Piazza Affari. Sbarcata in Italia lo scorso ottobre, [s]Credit Suisse[/s] sta progressivamente acquistando un peso di tutto rispetto nel panorama degli emittenti nazionali. E dopo la Germania e la Svizzera, nel mirino ci sono altri paesi Ue. Francia e Regno Unito in testa. ADVISOR ne parla con [p]Enrico Camerini[/p], responsabile Etf per l’Italia.

Qual è il vostro giudizio sull’andamento degli Etf da inizio anno?
L’accoglienza è stata interessante. Da inizio anno il controvalore degli scambi in Borsa è stato di circa 250 milioni di euro. Ma non bisogna dimenticare che la maggior parte dei nostri clienti, in quanto istituzionali, fanno trading over the counter. Fuori dalla borsa il controvalore, per quanto difficile da quantificare, è certamente maggiore.

Della vostra gamma prodotti quali sono stati i più gettonati?
C’è stato un ottimo riscontro per alcuni sottostanti che abbiamo lanciato come il CS ETF (IE) on MSCI Canada, il CS ETF (Lux) on MSCI EMU Large Cap, sulle 120 società europee a maggiore capitalizzazione. E poi ancora sui mercati emergenti e sulle small caps. Quest’ultima asset class ha beneficiato di un miglioramento dello scenario macroeconomico. In Giappone, USA e Regno Unito le small, per esempio, hanno sovraperformato il mercato anche nel secondo trimestre dell’anno, in un contesto generalmente difficile per le borse. Infine, i governativi sul dollaro USA, che hanno consentito ai nostri clienti di prendere esposizione sulla moneta verde, puntando sulla sua rivalutazione.

Che cosa si aspetta, in termini di domanda, di prodotti e di trend di mercato, per i prossimi mesi?
Faremo altrettanto bene per il resto del 2010. È in atto un trend che indica un sempre maggiore ricorso agli Etf sia da parte degli istituzionali sia dei retail. Lo scorso anno il mercato europeo degli Etf ha avuto un tasso di crescita del 30% e mi aspetto, per quest’anno, un risultato analogo. Il successo di questo tipo di strumento è destinato a continuare. Gli Etf sono strumenti efficienti in termini di costo e di flessibilità di utilizzo, consentendo di prendere posizione in mercati difficilmente raggiungibili. Facendo poi un confronto con le masse gestite dalle società aderenti ad Assogestioni, queste sono pari a 400 miliardi di euro. Quelle relative agli Etf in circolazione in Italia sono pari a 15 miliardi. Il potenziale di crescita, insomma, è enorme.

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