Nel nome di Macquarie

Al Trading Online Expo ci sarà anche Macquarie Oppenheim, il brand del gruppo australiano Macquarie che opera, tra gli altri, nel campo dei servizi bancari, finanziari e nella gestione di fondi di investimento. La società fondata nel 1969 e quotata in Australia a Sidney opera in Europa tramite Macquarie Bank Limited. Con 70 uffici, 14.600 dipendenti e 326 miliardi di dollari australiani (232 miliardi di euro) di asset in gestione, il gruppo Macquarie è uno dei principali player nei settori delle commodities e delle infrastrutture e si è recemente espanso anche nel settore dei prodotti strutturati in Europa. Il 6 aprile scorso, infatti, il gruppo australiano ha completato l’acquisizione del business degli equity derivatives e dei prodotti strutturati della Banca privata tedesca Sal. Oppenheim jr. & Cie. La nuova società, chiamata Macquarie Oppenheim, nelle intenzioni dell’istituto riunisce «la solidità finanziaria e la presenza globale di Macquarie con l’esperienza regionale di Sal. Oppenheim, creando una piattaforma globale per gli strumenti derivati». In occasione del Trading Online Expo abbiamo intervistato David Mandiya, head Italy & Switzerland di Macquarie Structured Products & Exotics.

Quali sono le proposte di Macquarie che portate al Trading Online Expo?

Macquarie Oppenheim si presenta in Italia forte dell’esperienza di Sal. Oppenheim di cui ha inglobato la piattaforma di emissione e le competenze specifiche nel campo dei certificati. Per cui dopo una fase di setup e di integrazione delle strutture, Macquarie Oppenheim rappresenterà il nuovo marchio che utilizzeremo per le emissioni. Oppenheim è un nome molto conosciuto nel campo dei certificati e ci sembrava giusto tenerlo anche a operazione completata. Oggi ci presentiamo nel mercato italiano come emittente di certificati di investimento e di obbligazioni. Abbiamo lavorato allo sviluppo su entrambi i campi e, conclusasi la fase autorizzativa, siamo ora operativi. I prodotti che stiamo emettendo sposano due strategie: la prima favorisce l’investitore in fase di mercato laterale come quella che stiamo vivendo, la seconda si configura per la caratteristica di recovery dei prodotti e che consente all’investitore di recuperare una parte sostanziale delle perdite conseguite durante la crisi.

Quindi il Trading Online di quest’anno rappresenta per voi un inizio?

Esattamente. Si tratta per noi della prima uscita pubblica con il nuovo marchio e desideriamo presentare agli investitori i nostri punti di forza, ovvero la conoscenza dei mercati emergenti, l’esperienza nel campo delle infrastrutture e la competenza nel campo delle commodities.

Quali saranno i prodotti di punta della vostra offerta?

Le strutture più interessanti nel breve termine sono secondo noi quelle che sfruttano meglio la lateralità del mercato e la ancora elevata volatilità. In particolare prodotti a capitale protetto con barriere discrete e bonus che fanno riferimento alla categoria che noi definiamo Express oppure prodotti emessi al di sotto della pari e che consentono di ricostituire il capitale. Questi ultimi definiti Discount Bonus sono studiati per coloro che hanno subito delle perdite durante il crollo dei mercati e desiderano un prodotto con un profilo conservativo che consenta di recuperare.

Quali sono secondo lei i prodotti che avranno più successo in futuro?
Prima di tutto i prodotti auto-callable. Saranno quelli che nel breve-medio periodo “terranno banco”. Continueranno ad andare bene i certificati a capitale garantito perché offrono all’investitore, in condizione di incertezza, magari non guadagni però almeno la garanzia totale o parziale del capitale. Se la ripresa dei mercati dovesse essere più marcata ci potrebbe essere spazio per prodotti più votati ai rialzi.
Al momento, dunque, queste due strutture ma in un prossimo futuro potrebbero tornare in auge prodotti con partecipazione.

In tempi di crisi come giudica la salute del settore?
Ultimamente il settore dei certificati è andato molto bene. I dati dell’associazione degli emittenti di prodotti di investimento (ACEPI) hanno mostrato che il mercato è in crescita grazie alla flessibilità di questi strumenti di investimento. Gli sforzi fatti in termini di trasparenza anche con la pubblicazione della mappa dei prodotti e della collaborazione con Borsa Italiana che l’ha recepita aiuta nella scelta e nella comprensione delle strutture. Uno dei fattori che contribuirà anche in futuro allo sviluppo del mercato è legato alla semplicità delle strutture e dei sottostanti.

Trovi tutti gli approfondimenti
sul mondo della consulenza
su Advisor.
Tutti i mesi in edicola.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!