Investire sul bestiame con un semplice click

Il dipartimento dell’agricoltura americano prevede un’ulteriore incremento delle esportazioni di carne nel 2012, un dato che conferma l’opinione di diversi analisti sulla crescita della domanda nei prossimi 12 mesi, guidata principalmente dal forte sviluppo dei mercati emergenti e più in generale dell’Asia. Le esportazioni di carne degli Stati Uniti verso il Giappone e la Corea del Sud sono già aumentate significativamente quest’anno.

I paesi asiatici sono i più grandi importatori di carne di maiale e bovina degli Stati Uniti. “I rendimenti del bestiame si sono mossi in un range contenuto negli ultimi mesi”, spiega Massimo Siano, Head of Italian Market di ETF Securities, emittente maggiormente conosciuto per gli ETC su oro, petrolio, gas naturale e carbone, ma che da diversi anni ha quotato in Borsa Italiana ETC per prendere posizione anche sul bestiame.

“Nonostante sia previsto che nel medio periodo un elevato numero di bovini venga macellato, non si esclude che i prezzi di quest’ultimi sovraperformeranno quelli dei suini nel 2012, a causa di un numero di capi cattle on feed (numero totale di bestie tenute nei recinti che arriveranno nel mercato nei successivi nove mesi) nettamente più basso”, prosegue Siano. Mentre i margini positivi dei bovini sosterranno l’aumento di capi di bestiame nel breve periodo, “continuiamo ad aspettarci capi cattle on feed nettamente più bassi nel 2012, considerando la disponibilità limitata di feeder cattle, cioè bestie fra le 600 e le 800 libbre, con un peso raggiunto che permette di essere pronti per essere messi nei recinti, cioè all’ingrasso”. La fornitura di feeder cattle ha registrato una flessione a causa della costante siccità negli Stati Uniti. Al contrario, “vediamo rischi di un’ulteriore, anche se modesta, espansione del numero dei suini negli Stati Uniti a seguito dei margini positivi e dell’aumento del tasso di natalità”.

A livello mondiale, gli ETP sul bestiame di ETF Securities dalla quotazione hanno raggiunto un patrimonio di circa 83 milioni di dollari.

Nel 2011 l’ETFs livestock, che da esposizione su bovini e suini, ha segnato in Borsa Italiana una performance prossima allo zero, mentre le emissioni di titoli a livello globale sono state pari a 5,3 milioni di dollari negli ultimi 12 mesi. Sempre da inizio anno, ETFs lean hogs, che ha esposizione solo sul suino, ha registrato un rendimento del -2%, con emissioni su scala globale per 6,7 milioni di dollari totalizzate negli ultimi 12 mesi, infine l’ETFs live cattle nel 2011 ha ottenuto una performance dell’1,4%.

“Si può notare una correlazione dei prezzi tra questi prodotti ed un trend positivo all’incirca del 20% nella seconda parte dell’anno, mentre gli ETC sull’allevamento hanno avuto una performance deludente nella prima parte del 2010, con una diretta controtendenza rispetto all’andamento dei principali mercati azionari globali” conclude Siano.

 

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