L’EMISSIONE – BNP Paribas ha annunciato l’emissione della prima serie di Double Cash Collect con durata triennale e premi potenziali semestrali compresi tra il 4,20% e l’8,40%. I Double Cash Collect consentono di ottenere premi nelle date di valutazione semestrali anche nel caso in cui l’azione sottostante abbia perso terreno, ma la sua quotazione sia superiore o pari al livello barriera. Inoltre, l’investitore avrà l’opportunità di ricevere il valore nominale più il premio raddoppiato qualora il sottostante quoti a un valore superiore o pari al valore iniziale. Invece, a scadenza, se il sottostante quota sopra il valore iniziale, il Certificate rimborsa il valore nominale e paga il doppio del premio; se invece il sottostante è inferiore al valore iniziale ma quota sopra il livello barriera, il Certificate rimborsa il valore nominale e paga un premio; infine, se il sottostante quota sotto il livello barriera, il Certificate paga un importo commisurato alla performance negativa del sottostante. Nevia Gregorini, responsabile Public Distribution di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking, ha così commentato la nuova emissione: “I certificate Double Cash Collect sono strumenti adatti all’investimento in previsione di mercati stabili, rialzisti o moderatamente ribassisti. Offrono l’opportunità di ottenere premi semestrali anche in caso di ribassi dell’azione sottostante, in questo caso fino al 30%”.
I BONUS CAP – BNP Paribas ha annunciato anche l’emissione di una nuova serie di certificate Bonus Cap su indici azionari con scadenza a dicembre 2018 e rendimenti potenziali compresi tra il 9% e il 15%. I Bonus Cap permettono di ottimizzare il portafoglio rispetto all’investimento diretto in azioni o negli indici azionari, offrendo un diverso profilo di rischio-rendimento e proteggendo al tempo stesso il capitale investito da moderati ribassi. Consentono di guadagnare anche in caso di ribassi moderati degli indici sottostanti, compresi tra il 20 e il 30% del valore iniziale degli indici sottostanti. Permettono inoltre di ottenere a scadenza un Bonus se nel corso della vita del Certificate il sottostante non ha mai raggiunto un valore pari o inferiore alla Barriera. Il trattamento fiscale dei certificate, considerati redditi diversi di natura finanziaria (con aliquota pari al 26%), a differenza di altre classi di investimento quali fondi ed ETF, permette di utilizzare le eventuali plusvalenze per compensare perdite pregresse.