Etf, anche il 2019 la raccolta ha il turbo

Vi riportiamo di seguito le principali evidenze del Vanguard Global ETF Cash Flow Report aggiornato a fine giugno 2019 relativo ai flussi di raccolta e alle masse gestite dell’industria degli ETF/ETP a livello globale.

A fine giugno, il patrimonio gestito dell’industria degli ETF a livello globale si è attestato sui 5,489 trilioni di dollari, registrando un incremento del 5,9% rispetto al mese di maggio e del 17,2% dall’inizio dell’anno. Nel primo semestre sono risultati positivi anche i flussi di raccolta netta, pari a 204 miliardi di dollari. Sono questi i dati che emergono nell’ultimo Global ETF Cash-Flow report di Vanguard che mostra una fotografia del mercato globale degli ETF/ETP attraverso le rielaborazioni di dati forniti da ETFGI e aggiornati al 30 giugno 2019.

Rispetto alla fine del primo semestre del 2018, le masse gestite a livello globale dagli ETF sono cresciute del 14% annuo, mentre i flussi di raccolta hanno registrato un incremento del 414%.

Tra i trend relativi al mese di giugno 2019 evidenziati dal Vanguard Global ETF Cash-Flow Report:

  • Un’aumentata avversione al rischio, guidata dalle tensioni legate alla guerra commerciale e ai rischi geopolitici, ha indotto gli investitori ad allontanarsi dai mercati azionari. Anche se gli ETF che investono sul mercato azionario americano hanno registrato lo scorso giugno uno dei più alti tassi di crescita in termini di raccolta, una buona  parte dei flussi sono da attribuire agli scambi relativi a un ribilanciamento sull’indice azionario FTSE Russell. Un’analisi più approfondita dei flussi mostra che gli investitori hanno ridotto l’ esposizione sugli indici azionari globali, dirottando i flussi verso gli obbligazionari e i prodotti focalizzati sull’oro fisico.  
  • L’obbligazionario ha beneficiato dell’orientamento degli investitori verso la qualità: i prodotti obbligazionari di tutte le categorie hanno attratto la maggior parte degli asset a giugno, poiché gli investitori si sono posizionati per far fronte al rallentamento economico. In particolare, le emissioni high yield e investment grade, i treasury e gli ETF obbligazionari che replicano indici ampi hanno accumulato asset per 20 miliardi di dollari.
  • L’oro brilla come “porto sicuro”: in scia all’atteggiamento accomodante della Federal Reserve e alla traiettoria dei tassi, più bassa rispetto alle attese, gli investitori hanno puntato su prodotti che investono in oro fisico al fine di coprirsi contro le aspettative di ulteriori tagli dei tassi. A giugno, gli ETF sull’oro hanno accumulato più di 4,7 miliardi di dollari in termini di asset.

Highlights: Cash Flows ETF/ETP a livello geografico

  • Trend: i maggiori flussi nel mese di giugno hanno interessato il mercato degli ETF/ETP americano (con una raccolta pari a 48,620 miliardi di dollari), seguito da Asia ex-Japan (7,264 miliardi di dollari), Giappone (7,019 miliardi di dollari) e Europa (5,670 miliardi di dollari). Mettendo a confronto i flussi raccolta del primo semestre 2019 con quelli del primo semestre 2018, emerge come gli ETF/ETP europei siano gli unici ad aver migliorato il proprio saldo (passato da 33,099 a 44,188 miliardi di dollari). In diminuzione, i flussi verso gli ETF/ETP in America (da 122,273 a 115,861 miliardi di dollari) e Giappone (da 39,078 a 24,437 miliardi di dollari).

Highlights: Cash Flows ETF/ETP a livello di Asset Class

  • Trend: nel mese di giugno, i flussi di raccolta hanno premiato gli ETF/ETP principalmente gli obbligazionari (33,869 miliardi di dollari), seguiti dagli azionari (26,830 miliardi di dollari). Positiva anche la raccolta degli ETF/ETP che investono sulle commodity, pari a 5,566 miliardi di dollari, e degli strumenti attivi, pari a 3,767 miliardi di dollari. Mettendo a confronto i flussi raccolta Ytd del primo semestre 2019 con quelli del primo semestre 2018, è evidente il brusco calo dei flussi verso gli ETF/ETP azionari (passati da 149,447 a 78,692 miliardi di dollari) e l’importante crescita di quelli degli ETF/ETP obbligazionari (passati da 46,613 a 133,258 miliardi di dollari).

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