Si sa, quando il mercato oscilla i derivati e gli Etf quotati in Borsa si rivelano buoni strumenti per trarre profitto. Quest’ultimo periodo si è dimostrato essere senza precedenti, con il Dow Jones che insieme all’SP&P 500 ha avuto un’oscillazione media del 5,2% ogni giorno, dati che sorpassano di gran l’ultima quelli derivanti dall’ultima crisi finanziaria. A questo bisogna poi aggiungere che la fiducia dei consumatori ha subito indubbiamente un duro tracollo. Ad ogni modo sembra proprio che questi due fattori, ovvero le continue oscillazioni dei mercati e l’incertezza del futuro, rendano ancora più interessanti le scommesse sulla volatilità.
Come riporta un articolo di MF – Milano Finanza, questa condizione di estrema volatilità ha fatto schizzare i rendimenti di alcuni Etf. In particolare, le masse amministrate per VelocityShares Daily 2x VIX VIX Short-Term Exchange-Traded Note (ticker TVIX) il 19 marzo hanno raggiunto il record di 6,1 miliardi di dollari. Lo stesso giorno, gli asset della serie iPath B S&P 500 VIX VIX Short-Term Futures ETN, o VXX, hanno raggiunto il record degli ultimi almeno due anni, 2,6 miliardi di dollari. I due Etf citati sono quindi aumentati del 633% e del 235%, rispettivamente, negli ultimi tre mesi.
Ovviamente non è oro tutto ciò che luccica. Questi prodotti infatti sono notoriamente rischiosi, tanto da seminare più scompiglio e creare distorsioni nei mercati, come accaduto in passato. Anche per gli investitori più esperti a volte può essere difficile seguire le loro oscillazioni per trarre profitto dai grandi salti di volatilità.
Quindi ben vengano gli Etf, ma sempre con molta prudenza.