Societe Generale mette a disposizione degli investitori nove nuovi Certificati a Leva Fissa Long 5x su singole azioni del listino italiano e su un nuovo sottostante europeo: BNP Paribas.
Sono disponibili sul SeDeX 9 nuovi Certificati a Leva Fissa 5x di Societe Generale sui seguenti sottostanti: – 8 azioni quotate su Borsa Italiana dei seguenti emittenti: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Eni, Fiat Chrysler, Telecom Italia, Mediobanca, Tenaris, Atlantia. – 1 azione quotata su altra Borsa europea: BNP Paribas
Rispetto all’investimento diretto in azioni, questi Certificati consentono un minor impiego di capitale (attraverso un’esposizione amplificata all’azione sottostante, grazie alla leva positiva) e possono essere utilizzati per strategie di trading. Inoltre, ai Certificati su sottostanti italiani, si applica l’«Imposta sulle Transazioni Finanziarie» prevista per i derivati e non per le azioni[2].
Gli SG Certificate a Leva Fissa replicano indicativamente (al lordo di costi, imposte ed altri oneri) la performance giornaliera del sottostante moltiplicata per la leva fissa positiva[3]. La Leva Fissa viene ricalcolata ogni giorno ed è valida solo intraday e non per periodi di tempo superiori al giorno (c.d. compounding effect)[4]. Questi certificati sono disponibili su Borsa Italiana (SeDeX) con liquidità fornita da Societe Generale. I Certificati a Leva Fissa non prevedono la protezione del capitale e possono esporre ad una perdita massima pari al capitale investito. Questi prodotti sono a complessità molto elevata, altamente speculativi e presuppongono un approccio di breve termine. Il loro prezzo può aumentare o diminuire considerevolmente nel tempo. Questi certificati sono emessi da SG Issuer (un’entità del gruppo Societe Generale) e garantiti da Societe Generale. L’investitore è esposto al rischio di credito di Societe Generale (rating S&P A; Moody’s A1; Fitch A). In caso di default di Societe Generale, l’investitore incorre in una perdita del capitale investito. Questi prodotti sono soggetti alle disposizioni della Direttiva 2014/59/UE in materia di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, a seguito della cui applicazione l’investitore potrebbe incorrere in una perdita parziale o totale del capitale investito (esempio bail-in). Il rendimento effettivo dell’investimento non può essere predeterminato e dipende, tra l’altro, dall’effettivo prezzo di acquisto dei prodotti nonché, in caso di disinvestimento prima della data di scadenza, dal relativo prezzo di vendita. Il prezzo dei prodotti può aumentare o diminuire nel tempo ed il valore di rimborso o di vendita può essere inferiore all’investimento iniziale. L’aliquota d’imposta attualmente in vigore per i Certificati è pari al 26%. Gli eventuali rendimenti potrebbero essere ridotti da eventuali commissioni di negoziazione addebitate dall’intermediario di fiducia dell’investitore.
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