Certificati, 38 nuovi Bonus Cap per Bnp Paribas

Investimenti a breve e protezione: è quello che gli investitori chiedono in questo momento in cui c’è scarsa visibilità sul decorso della pandemia a livello globale e in cui i corsi azionari hanno ripreso molto più velocemente dell’“economia reale”. Per rispondere a queste esigenze, BNP Paribas ha scelto di mettere a disposizione degli investitori una nuova emissione di Certificate Bonus Cap su indici e azioni di primarie società quotate nazionali ed europee, con scadenze a dicembre 2020 e giugno 2021 e rendimenti potenziali compresi tra il 4% e il 24%. Una delle caratteristiche di questi certificati è infatti quella di “monetizzare la volatilità”; quando è elevata, come in questo periodo, consente di emettere prodotti con barriere molto profonde, assicurando un “cuscinetto” rispetto a possibili ulteriori discese dei corsi fino al 40%.

I Certificate Bonus Cap sono una valida alternativa all’investimento diretto in azioni o indici, in quanto permettono di partecipare alla performance del sottostante abbinando una determinata protezione e un rendimento minimo. Questi Certificate offrono, infatti, il Bonus: un rendimento minimo garantito alla scadenza se, durante la vita del Certificate, il sottostante non scende mai a toccare la “Barriera”, livello posto fino al 60% del valore iniziale del Sottostante (questo livello varia per ogni singolo Certificate).

È quindi possibile guadagnare anche in caso di ribassi moderati delle azioni sottostanti, compresi tra il 60% e l’80% del valore iniziale a seconda del prodotto selezionato.

Qualora si verifichi l’evento barriera, a scadenza il Certificate non paga il Bonus, ma un importo proporzionato all’effettiva performance del sottostante. In questo caso sono possibili due scenari: l’investimento può ricevere un importo, limitato dal livello del Cap, pari alla performance positiva del Sottostante se il suo valore finale è superiore a quello iniziale. Alternativamente, si registra una perdita del capitale investito commisurata alla performance negativa del sottostante, se il valore finale dello stesso è inferiore al valore iniziale.

I Bonus Certificate sono rivolti a un investitore che ritiene che una certa azione o un determinato indice azionario possa mantenere nel periodo di vita del certificato un andamento “laterale”, cioè all’interno di un determinato range. In tal caso a scadenza l’investitore guadagna il bonus, ossia ottiene un rendimento prefissato sul proprio investimento. Per queste caratteristiche ricorrono ai Bonus Cap anche risparmiatori provenienti da un mercato obbligazionario dai rendimenti ormai molto risicati, se non addirittura negativi, ma che non si sentono ancora preparati ad investire direttamente nei mercati azionari, caratterizzati da un maggior livello di rischio.

Ad esempio, chi volesse investire a soli sei mesi, con scadenza dicembre 2020, potrebbe valutare il Bonus Cap su FCA (ISIN: NL0015439357), che pagherà a scadenza un importo pari a 111 Euro se durante tutta la vita del Certificate il titolo si è sempre trovato al di sopra del prezzo barriera, posta a 7,3896 euro. La scadenza a dicembre 2020 potrebbe risultare utile anche per coloro che avessero uno “zainetto fiscale” in scadenza: i Bonus Cap infatti, così come tutti i certificate, consentono di compensare le plusvalenze generate con le eventuali minusvalenze pregresse derivanti da prodotti come fondi comuni ed ETF.

Chi invece volesse investire sull’indice FTSE MIB, potrebbe valutare il Bonus Cap su FTSEMIB (ISIN: NL0015439662) che, a fronte di una barriera continua posta al 70% (14.506,394 Euro), paga un bonus di 6 Euro su un valore nominale di 100 Euro.

Ancora più di altri Certificate, che nascono per essere tenuti fino a scadenza, i Bonus Cap ben si adattano ad essere venduti anche durante la vita del prodotto, quando la quotazione del Bonus si avvicina al Cap: proprio per rendere ancora più efficiente questo tipo di operatività, BNP Paribas ha deciso di ridurre ulteriormente gli spread (la differenza tra il prezzo denaro e la lettera), che per i Bonus Cap è di soli 50 punti base per le azioni, scendendo addirittura a 30 punti base per alcuni indici.

In particolare BNP Paribas ha lanciato 38 Bonus Cap Certificate su indici e azioni di primarie società quotate, italiane e europee.

Nevia Gregorinihead of ETS – Global Markets BNP Paribas, ha commentato: “Questa emissione vuole rispondere alla domanda di investimenti a breve scadenza e con protezione in questo periodo di forte incertezza: i Bonus Cap propongono rendimenti interessanti a fronte di una scadenza a dicembre 2020 o giugno 2021. Le barriere sono state poste a livelli dal 60% all’80%, per dare modo agli investitori di scegliere il profilo di rischio/rendimento più adatto alle proprie esigenze”.

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