Tabula stima che, nel 2021, i criteri ESG passeranno da essere uno dei tanti trend d’investimento ad essere un parametro fondamentale nella costruzione del portafoglio, anche a seguito dei cambiamenti nella legislazione europea che legislerà sempre più questo aspetto. Ugualmente i fondi a impatto sostenibile (impact investing) assumeranno un ruolo sempre più centrale nell’universo ESG. I benchmark in linea con l’accordo di Parigi diventeranno probabilmente un’allocazione fondamentale per gli investitori che vogliono partecipare all’importante lotta al cambiamento climatico. Ad oggi, non esistono fondi obbligazionari a gestione passiva o ETFs che offrano questo tipo di esposizione. Tabula – si legge sempre sulla nota – è il primo fornitore di ETF ad essersi rivolto verso questa opportunità.
Il Tabula EUR IG Bond Paris-aligned Climate UCITS ETF offre un’esposizione alle obbligazioni investment grade Europee di società con emissioni di gas serra inferiori del 50% rispetto al mercato e un trend di decarbonizzazione annuale pari ad almeno 7%. L’ETF effettua uno screening ESG, con l’esclusione di obbligazioni di società che violano le “norme sociali” (sui diritti umani e sul lavoro, ad esempio), di quelle che vendono armi e tabacco e di quelle che causano danni ambientali significativi.
I dati utilizzati per lo screening dei bond sono forniti da ISS ESG, parte del gruppo Institutional Shareholder Services (ISS). ISS, fondata 30 ani fa, è da 10 anni all’avanguardia nel rilevamento ed analisi dei dati legati alle emissioni nocive. La qualità dei dati forniti è tra le più elevate del mercato.
“Affrontare il cambiamento climatico è probabilmente la questione che definisce la nostra epoca e pone un rischio notevole per tutti i portafogli d’investimento”, afferma il CEO di Tabula, Michael John Lytle. “Gli investitori chiedono soluzioni specializzate in materia di clima. C’è necessità di vedere uno spostamento di capitali in investimenti che impattino significativamente la lotta al cambiamento climatico”.
Il CIO di Tabula, Jason Smith, ha aggiunto: “Gli asset manager hanno il dovere di sviluppare approcci più innovativi e di maggiore impatto per contribuire a dirottare gli investimenti verso aziende con forti credenziali ESG. Riteniamo che il nostro ultimo ETF sia, ad oggi, il miglior esempio di fondo obbligazionario passivo.
È inoltre esseziale prevenire le pratiche di greenwashing, farsi promotori di trasparenza verso gli investitori incorporando al contempo un più ampio screening ESG”.