Investimenti, moda e lusso si rifanno il trucco. Il certificato per approfitarne

Digitalizzazione, e-commerce, millennials e sviluppo dei mercati emergenti: ecco i principali trend del mondo del lusso e della moda post-Covid.

Nel corso degli ultimi vent’anni il settore dei beni di lusso ha registrato una crescita sostenuta, passando da un fatturato di poco inferiore ai 120 miliardi di euro nel 2000 agli oltre 280 miliardi di euro nel 2019, con un tasso di crescita medio annuo pari al 5 % circa. L’Italia gioca un ruolo di primo piano in questo settore, con un fatturato che supera gli 80 miliardi di euro e quasi 500mila addetti; l’8,5% del volume d’affari e il 12,5 % dell’occupazione dell’industria manifatturiera del nostro Paese sono riconducibili alla filiera della moda. Grazie a queste dimensioni – solo parzialmente intaccate dalla crisi economica innescata dal Covid – il settore del lusso è da tempo entrato nei portafogli degli investitori.

Resilienza finanziaria dei big player e segnali di ripresa Il Covid-19 ha naturalmente messo a dura prova anche il settore del lusso. Ciò nonostante, la fiducia dei mercati finanziari non è venuta meno, sia per la forza dei brand e dei prodotti di alta qualità, sia per la convinzione che il settore in generale – e i big player in particolare – siano già in buona parte attrezzati per beneficiare dei trend che guideranno la crescita del futuro e che, sul fronte economico, hanno già iniziato a far sentire i loro effetti nel corso del 2020.

I principali trend:

  • L’e-commerce, che già nel 2020 ha registrato una crescita delle vendite a tassi record.
  • Lo sviluppo dei mercati asiatici e della Cina; qui il calo di fatturato nel 2020 è stato inferiore rispetto all’Europa (-25 % contro un -33 %) e nel secondo trimestre si è vista un’inversione di tendenza, anche grazie al revenge spending, cioè tutti quei comportamenti d’acquisto che generalmente seguono le grandi crisi politiche, economiche, sociali, in cui si ipotizza che si spenda più del normale, sia per bisogno di recuperare spese e acquisti rimandati in precedenza sia come strategia compensativa.
  • Il peso crescente di Millennial e della generazione Z, che entro il 2025 dovrebbero rappresentare la metà dei consumatori di beni di lusso e che vanno alla ricerca di brand che mostrino anche sensibilità ambientale e culturale.

La diffusione dei vaccini e il fenomeno del revenge spending, a cui si è già assistito in Cina, potrebbero contribuire alla crescita dei consumi, con benefici per l’intero settore del lusso. D’altra parte, si sono visti già diversi segnali positivi: nell’ultimo trimestre del 2020 i primi dati indicano un rimbalzo del fatturato a livello aggregato (+17 %), con un ritmo di ripresa differente a livello geografico e a seconda delle specialità.

Il lusso e la moda come opportunità di investimento

Il mondo del lusso rappresenta un tema di investimento accessibile anche agli investitori retail attraverso strumenti tematici che possono essere inseriti nella parte «satellite» del portafoglio, in modo da diversificare o completare la parte «core» oppure per cogliere specifici trend di mercato, generando rendimenti aggiuntivi in modo tattico e innovativo. Anche il mondo dei certificati di investimento mette a disposizione strumenti, semplici e di facile comprensione, che permettono di prendere posizione sulla crescita di questo tema di investimento.

Il certificato di Vontobel sul settore del lusso e della moda

Vontobel: investire sui 10 big player del lusso a livello globale Vontobel ha quotato su Borsa Italiana un Tracker Certificate sul Vontobel Luxury Performance-Index (ISIN: DE000VN9CHD3), che permette di posizionarsi per sfruttare la crescita globale del lusso, mercato che in Francia ha già superato l’industria bancaria in termini di capitalizzazione6, e che sta già dando segnali di ripresa nonostante la crisi generata dal Covid-19, mantenendo al contempo un’ottima diversificazione geografica vista l’internazionalità dei sottostanti di riferimento, società quotate europee e statunitensi. Il certificato replica la performance del Vontobel Luxury Performance-lndex, calcolato e pubblicato da Solactive AG, che raccoglie le 10 maggiori società per capitalizzazione di mercato tra le imprese che presentano un’attività significativa nello sviluppo e/o nella produzione di prodotti destinati al segmento degli articoli di lusso. Le componenti dell’indice vengono ribilanciate una volta all’anno e i dividendi vengono reinvestiti nell’indice. Le aziende che compongono l’indice devono avere una capitalizzazione di Borsa di almeno 1 miliardo di euro e un valore medio giornaliero di scambi di almeno un milione di euro negli ultimi tre mesi. Il rendimento dello strumento nel 2020 è stato di +7,95 %. Le aziende italiane rappresentano il 12% circa dell’indice.

 

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