Certificati, da Intesa SanPaolo 28 nuovi Bonus Cap

Intesa Sanpaolo ha quotato direttamente sul mercato SeDeX di Borsa Italiana 28 nuovi certificati di tipo Bonus Cap. L’obiettivo di questa tipologia di certificati è quello di trarre beneficio dalla stabilità, dai rialzi e dai ribassi (entro il Livello Barriera) dell’attività finanziaria sottostante. Inoltre, la nuova serie di Certificati consente all’investitore di scegliere tra tre scadenze disponibili (9 mesi, 12 mesi e 18 mesi) e diversi Livelli Barriera.

Elementi chiave

  • BONUS: Dal 103,63% al 109,92%
  • BARRIERA EUROPEA: Dal 50% al 75%
  • SCADENZA: Dal 27 dicembre 2021 al 26 settembre 2022.

Funzionamento

I nuovi Certificati Bonus Cap di Intessa Sanpaolo sono Certificati d’Investimento a Capitale
Condizionatamente Protetto che permettono all’investitore di ottenere un premio a scadenza (il
Bonus) qualora l’attività finanziaria sottostante, alla data di rilevazione finale, abbia un valore
maggiore o uguale al Livello Barriera.
I Certificati Bonus Cap quotati il 29 marzo hanno prezzo di emissione pari a 100 Euro, una durata
che varia, a seconda del prodotto, tra i 9 ed i 18 mesi e barriera osservata unicamente alla data di
rilevazione finale (Barriera Europea).
A titolo di esempio, vediamo in dettaglio il funzionamento del Bonus Cap su Assicurazioni Generali
(ISIN: IT0005440471). L’investitore avrà la possibilità di acquistare questo strumento direttamente
sul mercato SeDeX di Borsa Italiana a partire dal 29 marzo 2021 attraverso il proprio intermediario
finanziario di fiducia, phone banking o internet banking.
Il certificato pagherà l’importo bonus a scadenza (il 26 settembre 2022) di Euro 108,16 (+8,16 %
rispetto al Prezzo di Emissione) se nel giorno di rilevazione finale il prezzo del sottostante dovesse
essere pari o superiore al Livello Barriera pari a 11,8230 (ovvero se l’azione di Assicurazioni Generali
non perde più del 30% rispetto al Valore Iniziale pari a 16,89). Al contrario, se il valore del
sottostante dovesse essere minore del livello barriera (pari al 70% del Valore iniziale del sottostante)
l’investitore subirà una perdita commisurata a quella che avrebbe ottenuto investendo
direttamente nell’azione sottostante.

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