Certificati, da Bnp Paribas 12 nuovi Bonus Cap su singole azioni

BNP Paribas ha lanciato nuovi certificati di tipo Bonus Cap su Borsa Italiana. La nuova emissione include le azioni di alcune tra le più rilevanti società italiane ed europee, con una buona diversificazione in termini sia di barriere di protezione sia di settori di appartenenza. Per quanto riguarda questi ultimi infatti, la lista delle azioni sottostanti l’emissione variano dal classico bancario e assicurativo, al settore dei trasporti, industriale, tech e retail. Questa emissione contiene anche un nuovo nome, come Delivery Hero, multinazionale di origine tedesca attiva nella consegna di cibo online, un settore che è cresciuto moltissimo con la pandemia, ma che gli analisti stimano potrebbe rimanere su alti livelli a causa del cambiamento delle abitudini.

L’aspetto più interessante di questa emissione però, è rappresentata da scadenze a dicembre 2021: la nuova gamma Bonus Cap infatti prevede proposte a 7 mesi, rispondendo in questo modo alle esigenze degli investitori di protezione e rendimento su un orizzonte temporale di breve periodo. A fronte di una scadenza a 7 mesi, i nuovi Bonus Cap offrono rendimenti potenziali compresi tra il 6% e il 23%.

Una delle caratteristiche di questi certificati è infatti quella di “monetizzare la volatilità”, nelle ultime settimane la volatilità è aumentata e consente di emettere prodotti con barriere abbastanza profonde, assicurando un buon “cuscinetto” rispetto a possibili ulteriori discese dei corsi.

I Bonus Cap consentono di ottimizzare il portafoglio rispetto all’investimento diretto in azioni. Inoltre, a scadenza, permettono di ottenere un Bonus se nel corso della vita del Certificate il sottostante non ha mai raggiunto un valore pari o inferiore alla Barriera continua. Infatti, è possibile guadagnare anche in caso di ribassi moderati delle azioni sottostanti, compresi tra il 60% e l’80% del valore iniziale a seconda del prodotto selezionato.

Se invece si verifica l’evento barriera, a scadenza il Certificate non paga il Bonus, ma un importo proporzionato all’effettiva performance del sottostante. In questo caso sono possibili due scenari: l’investimento si può concludere con un ritorno se il valore finale del sottostante è superiore a quello iniziale e il guadagno rimane comunque limitato dal livello del Cap. Si verifica una perdita del capitale investito commisurata alla performance negativa del sottostante, se il valore finale del sottostante stesso è inferiore al valore iniziale.

I Bonus Certificate sono rivolti a un investitore che ritiene che una certa azione possa mantenere nel periodo di vita del certificato un andamento “laterale”, cioè all’interno di un determinato range. In tal caso a scadenza l’investitore guadagna il bonus, ossia ottiene un rendimento prefissato sul proprio investimento. Per queste caratteristiche ricorrono ai Bonus Cap anche risparmiatori provenienti da un mercato obbligazionario dai rendimenti ormai molto risicati, se non addirittura negativi, ma che non si sentono ancora preparati ad investire direttamente nei mercati azionari, caratterizzati da un maggior livello di rischio.

Ad esempio, il Bonus Cap su Delivery Hero (ISIN: NLBNPIT12VE6) pagherà a scadenza un premio di 111 Euro se durante tutta la vita del Certificate il titolo si è sempre trovato al di sopra del prezzo barriera (74,13 €). Qualora Delivery Hero tocchi la barriera continua nel corso della vita del Certificate, a scadenza l’investitore riceve un importo commisurato alla performance del sottostante. Se tale performance è positiva, il Certificate scade e paga il valore nominale (100 €) più il rendimento di Delivery Hero (per un valore massimo pari a 11 Euro), se invece è negativa ci sarà una conseguente perdita sul capitale investito (100 € per Certificate).

Ancora più di altri Certificate, che nascono per essere tenuti fino a scadenza, i Bonus Cap ben si adattano ad essere venduti anche durante la vita del prodotto, quando la quotazione del Bonus si avvicina al Cap: proprio per rendere ancora più efficiente questo tipo di operatività, BNP Paribas ha deciso di ridurre ulteriormente gli spread (la differenza tra il prezzo denaro e la lettera), che per i Bonus Cap è di soli 50 punti base per le azioni, scendendo addirittura a 30 punti base per alcuni indici.

Nevia Gregorini, Head of Exchange Traded Solutions di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking, ha commentato: “I Bonus Cap Certificate vanno incontro all’esigenza degli investitori di avere un prodotto con rendimenti interessanti, scadenza nel breve periodo e protezione, specie in un periodo di elevata incertezza e come quello che stiamo affrontando. La nuova emissione di BNP Paribas è pensata per soddisfare proprio questa domanda, grazie a soluzioni che forniscono diversi profili di rischio-rendimento, al tempo stesso proteggendo il capitale investito da moderati ribassi grazie alle barriere poste tra il 60% e l’80% del valore iniziale”.

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