Certificati, settore aereo in stallo

Secondo i dati e le previsioni dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, se nel 2020 le perdite del comparto aereo si sono attestate a 371 miliardi di dollari, la rilevazione stimata per il 2021 non vede un grande miglioramento, con un passivo compreso tra i 277 e i 314 miliardi di dollari.

A pesare sono le continue restrizioni imposte dai Governi, sempre più preoccupati per la diffusione della variante Delta. Se in questa seconda metà dell’anno gran parte degli analisti si attende un miglioramento della situazione per il comparto grazie alla diffusione dei vaccini, alla collaborazione con gli Esecutivi e con l’aumento della domanda di viaggi, un vero e proprio recupero della domanda ai livelli pre-Covid è atteso solo dal 2023.

Per le compagnie aeree risulta fondamentale riuscire a tagliare i costi per restare a galla. Oltre a nuove restrizioni che potrebbero essere messe a punto per limitare la diffusione delle varianti del virus, le problematiche per le compagnie aeree potrebbero arrivare dal nuovo piano climatico dell’Unione Europea, che al fine di raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050, prevede tra le altre cose una tassa sui carburanti per gli aerei.

Per l’International Air Transport Association, misure punitive come l’incremento della tassazione riducono le risorse disponibili per supportare gli investimenti nel taglio delle emissioni. I target dell’UE prevedono di ridurre la produzione di CO2 del 55% entro il 2030 (rispetto al 1990), più del 40% inizialmente programmato. Ciò cambierà le modalità con cui le persone si sposteranno, specie se si pensa che il settore dei trasporti è responsabile di un quarto delle emissioni totali, mentre l’aviazione conta per il 4,5% delle emissioni europee. Secondo i regolatori, senza queste imposte, l’inquinamento continuerà a crescere impedendo il raggiungimento degli obiettivi climatici. Oltre alla tassazione, al settore aereo verrà richiesto anche le compensazioni carboniche obbligatorie e un graduale aumento del carburante sostenibile mescolato con il kerosene: sarà richiesta una miscela del 2% entro il 2025 e del 63% al 2050. Le misure potrebbero quindi avere effetti negativi come il rialzo dei prezzi dei biglietti in un contesto in cui la domanda per i voli sta registrando una flessione decisa. Per la IATA, le soluzioni alternative potrebbero essere quelle di realizzare carburanti sostenibili, nuove tecnologie, misure basate sul mercato e l’iniziativa Single European Sky.

I certificati di Vontobel sui titoli del settore aereo europeo


A cura di Vontobel Certificati

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