Certificati, per Netflix cresce la competizione

Il settore dello streaming video on demand ha raggiunto un valore di 50,11 miliardi di dollari nel 2020 e secondo gli studi di Grand View Research potrebbe raggiungere i 223,98 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuo composto del 21%. Diversi i fattori di cui ha beneficiato il comparto, in primis il cambio di abitudini guidato dal Covid-19 che ha portato sempre più persone ad optare per forme di intrattenimento online. Oltre a questo, si deve considerare che vi sono sempre più persone che utilizzano uno smartphone e la sempre più ampia diffusione di connessioni internet ad alta velocità.

Il leader di mercato è attualmente Netflix, che ha di recente rilasciato i conti del 2° trimestre del 2021. La società ha superato le attese degli analisti sul fronte dei ricavi e dei nuovi clienti paganti, che si sono attestati a 7,34 miliardi di dollari e 1,54 milioni contro le previsioni di 7,32 miliardi di dollari e 1,19 milioni. A deludere sono stati tuttavia gli utili per azione a 2,97 dollari: gli esperti prevedevano un dato a 3,16 dollari. Dai conti emerge un rallentamento della crescita degli abbonati, che da un certo punto di vista può definirsi fisiologica visto il fortissimo aumento ottenuto nel 2020.

I risultati trimestrali di Netflix

Stando ai dati dell’ultima trimestrale, il gruppo ha oltre 209 milioni di clienti. Per il terzo trimestre invece, Netflix si attende 3,5 milioni di abbonamenti in più, al di sotto delle previsioni di Wall Street per 5,46 milioni. Interessante evidenziare il crescente interesse per la categoria del gaming mobile da parte della società, che ha dichiarato di vedere questo business come una nuova categoria di contenuti. Una delle problematiche che sta affrontando il gruppo è quella di essere inserita all’interno di un comparto ormai maturo e caratterizzato da una crescente competizione da parte di altre società come Amazon, Hulu, Disney ed HBO. È da segnalare comunque che, secondo i dati di Antenna al 1° trimestre 2021, Netflix presenti il tasso di cancellazione più basso rispetto alla concorrenza. I dati mostrano una percentuale del 2,4% contro il 4,9% di Hulu, il suo principale competitor. Le altre aziende del mercato, escluse le due appena menzionate, presentano un valore al 7%. Da sottolineare anche come gli analisti evidenzino che in futuro i ricavi delle compagnie dello streaming video deriveranno sempre più dall’aumento dei prezzi degli abbonamenti rispetto a quello dei nuovi utenti.

Il quadro tecnico di Netflix

Da luglio 2020 le quotazioni di Netflix sono inserite all’interno di una zona laterale compresa tra i 575 dollari e i 474 dollari. Di recente i prezzi hanno iniziato a scendere dopo essere stati respinti dal livello orizzontale espresso dai massimi del 24 febbraio 2021, a 556,85 dollari. Al momento i corsi sembrano diretti verso la zona dei 480 dollari, che potrebbe nuovamente attirare i compratori. Se invece la discesa dovesse accelerare e rompere la parte inferiore della congestione, si potrebbe assistere ad un’accelerazione delle vendite verso il successivo livello di concentrazione di domanda posto sulla soglia psicologica dei 400 dollari. Al contrario, un’accelerazione sopra i 557 dollari fornirebbe un segnale di positività.

I certificati e i covered warrant su Netflix di Vontobel

A cura di Vontobel Certificati

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