Certificati, Facebook: recupero possibile dopo lo scivolone

Facebook è stata al centro di un’inchiesta a causa di alcuni documenti forniti da una ex dipendente al Wall Street Journal tra fine 2020 e aprile 2021. Secondo quanto è emerso dall’indagine, la società avrebbe amplificato la contrapposizione e l’odio tra gli utenti con degli algoritmi, al fine di ottimizzare il suo prodotto. Tra le accuse, l’azienda avrebbe scelto un certo numero di persone a cui non si applicano le regole generali del social network, nascosto gli effetti negativi di Instagram per le ragazze adolescenti e favoreggiato i trafficanti di esseri umani. In un’audizione al Senato USA, la whistleblower Francis Haugen ha dichiarato che la compagnia si è focalizzata più sui profitti che sulla sicurezza e i regolatori dovrebbero prendere dei provvedimenti. In risposta, Facebook ha detto che diverse affermazioni e accuse non hanno senso. Il colosso dei social network potrebbe però ora subire le conseguenze di una nuova regolamentazione che renda le pratiche aziendali più trasparenti. La bufera che si è scatenata ha creato numerosi problemi alla società: alcune indiscrezioni sottolineano infatti come questa abbia rallentato l’uscita di nuovi prodotti in attesa di una “revisione reputazionale”.

Ciò permetterebbe al gigante di Menlo Park di comprendere quanto è stato criticato, assicurandosi che le novità che dovrebbero essere proposte non impattino negativamente sui bambini. A peggiorare la situazione agli occhi del pubblico è stato il down di diverse ore che ha coinvolto le piattaforme Instagram, Facebook e Whatsapp nella giornata del 4 ottobre. A causa di questa problematica, le azioni della società hanno perso quasi il 5% in Borsa, anche se il calo si inserisce nella più ampia discesa di oltre il 14% dai massimi storici.

Tuttavia questi eventi non dovrebbero penalizzare eccessivamente l’azienda, essenzialmente per due motivi: il primo è che le recenti problematiche tecniche hanno dimostrato la forte dipendenza del mondo da questi servizi, il secondo è che il gruppo dovrebbe continuare a crescere, anche se per quest’ultimo punto si dovranno attendere i conti del 3° trimestre, pubblicati il 25 ottobre 2021. Si deve considerare che la recente flessione era inserita in un contesto più ampio in cui le azioni delle big tech sono state penalizzate dalle vendite per i timori degli investitori sull’aumento dei rendimenti, sul possibile default degli USA e dalle possibili mosse di politica monetaria della Fed.

Facebook, il quadro tecnico del titlo in Borsa


Le azioni Facebook si trovano all’interno di una fase correttiva che si è sviluppata dallo scorso settembre. La discesa in essere ha riportato i prezzi verso il supporto orizzontale a 327 dollari che, se dovesse subire una violazione, darebbe ai venditori maggiori probabilità di accelerare verso la soglia psicologica dei 300 dollari. Sull’intorno compreso tra quest’ultima soglia e i 288 dollari le quotazioni potrebbero tornare a fornire segnali di forza, in quanto tale zona corrisponde al passaggio del livello orizzontale espresso dai massimi del 27 agosto 2020 e al 38,2% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutta la gamba di rialzo cominciata a marzo 2020. Una discesa al di sotto di questa zona permetterebbe invece ai corsi di tornare
ai 260 dollari.

I certificati di Vontobel legati a Facebook


A cura di Vontobel Certificati

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