Il 2022 è iniziato all’insegna delle difficoltà per il settore automotive. Un esempio arriva dagli ultimi dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, in Italia le immatricolazioni sono scese del 19,7% su base annuale. Leggermente meglio gli Stati Uniti, che nel periodo hanno segnato un -8,8% a/a. Le motivazioni che hanno portato a questa discesa sono diverse, in primis quelle relative alle difficoltà sulle catene di approvvigionamento con particolare riferimento ai semiconduttori, situazione che gli analisti stimano stabilizzarsi tra la seconda metà del 2022 e il 2023.

Si pensi infatti che, stando a quanto riportato sul sito Wallenius Wilhelmsen, una macchina media contiene tra i 1.000 e i 1.500 semiconduttori, i quali permettono di controllare strumenti come il sistema frenante, le luci, il cruise control e anche l’accensione. Oltre a questo, le difficoltà passano anche per la carenza di magnesio, utilizzato per diverse leghe tra cui quelle di alluminio. Le difficoltà di approvvigionamento di tale materia prima derivano in gran parte dalla pandemia di Covid-19. Da segnalare inoltre che circa l’85% della produzione di questo materiale a livello globale è effettuata in Cina. Il settore potrebbe tuttavia beneficiare di diversi megatrend, in primis quello della mobilità elettrica e quello della guida autonoma.

Sul primo tema, un’analisi di Arcadis mette in luce come entro il 2024 questo tipo di auto costituiranno il 54% delle vendite totali. Questa tendenza sarà guidata principalmente dal percorso di decarbonizzazione fortemente voluto dai vari Paesi del mondo e dai relativi incentivi governativi. In termini monetari, Allied Market Research nota come questo settore possa arrivare a valere 823,75 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita composto annuo del 18,2%. Per quanto invece concerne la guida autonoma, Fortune Business Insight, questo business avrebbe la possibilità di passare da 1,64 miliardi nel 2021 a 11,03 miliardi per il 2028, con un tasso di crescita composto annuo del 31,3%. Stando agli esperti, questo veloce sviluppo avverrà grazie all’accelerazione nella tecnologia relativa ai sensori, agli algoritmi adattivi, alla mappatura in alta definizione e all’implementazione dei sistemi di infrastructure-to-vehicle e vehicle-to-vehicle.

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A cura di Vontobel Certificati